Alitalia rinvia ancora il piano. Nel board arrivano Ghizzoni e Miccichè.Rumors
Atteso il nuovo piano industriale di Alitalia che deve consentire all'ex compagnia di bandiera di ritrovare la via della redditività
Fumata nera dalla tolda di comando di Alitalia per il nuovo piano industriale. Secondo le indiscrezioni, il board della compagnia presieduta da Luca Cordero di Montezemolo e guidata da Cramer Ball ha rinviato l'aggiornamento delle strategie che devono consentire al gruppo di rispondere alle mutate condizioni di mercato rispetto al gennaio 2015, quando il gruppo iniziò insieme ad Etihad un viaggio che avrebbe dovuto portarla a diventare una compagnia sexy e a cinque stelle. A distanza di due anni, però, la compagnia che continua a perdere oltre mezzo milione al giorno e vede allontanarsi l'obiettivo del break even nel 2017. In vista della definizione della nuova strategia, il board della compagnia aerea, che si è riunito per un'ora e mezza a Fiumicino, ha chiesto all'advisor finanziario Lazard ulteriori dettagli sui nuovi investimenti per l'attuazione dell'aggiornamento del piano industriale quinquennale 2017-21. Il Cda di Alitalia dovrebbe quindi tornare a riunirsi in settimana, dopo il summit di oggi durato circa un'ora e mezza.
La riunione del consiglio di amministrazione resta dunque aperta in attesa dei dettagli da Lazard. Alitalia prevede di aggiornare il piano industriale della compagnia con nuovi investimenti per attuarlo. Le strategie prevedono un cambio del modello di business accompagnate da un taglio dei costi per rendere la compagnia più efficace e produttiva. In particolare attraverso il contenimento degli stipendi, possibili esuberi, la messa a terra di una decina di aerei di medio raggio. Per quanto riguarda gli esuberi, secondo i rumors, i dipendenti a rischio oscillerebbero tra 600 e 2.000, tra mancate proroghe, esternalizzazioni ed esuberi veri e propri. Numeri su cui sindacati e azienda si potrebbero confrontare già in settimana. Sul capitolo degli interventi finanziari, serve nuova liquidità perché le casse della compagnia sono in rosso.
Si lavora infatti affinchè le banche sblocchino le linee di credito. Sarebbe inoltre allo studio un'operazione sul patrimonio con l'accollo a carico dell'azionista Etihad di 216 milioni di euro di debiti. Dal punto di vista del modello di business, Ball dovrebbe anche sciogliere il nodo delle alleanze per riuscire ad accelerare sui ricavi: oltre alla joint venture con Air France-Klm, che è in scadenza a gennaio e che salvo sorprese non dovrebbe essere rinnovata, c'è il tema della joint venture transatlantica, cruciale nella strategia di potenziamento del lungo raggio (dov'è più facile fare margini rispetto al medio e breve raggio). In questo quadro si inserisce anche il tema del possibile arrivo di Lufthansa come nuovo partner: scenario che vedrebbe a quel punto Alitalia verso l'uscita da SkyTeam.
Mentre la compagnia lavora a un potenziamento dell'alleanza transatlantica per crescere nel Nord America. C'è inoltre da decidere cosa fare degli slot di Linate. Fra i motivi che hanno indotto il cda odierno a chiedere maggiori dettagli all'advisor ci sono, secondo i rumors, proprio gli investimenti per il cambio del modello di business visto che le modifiche da apportare al piano sono molto profonde e articolate e per questo è necessario un approfondimento che richiede tempo per arrivare a una piena e convinta adesione da parte di tutti i soci. Nuovo rinvio anche per la cooptazione dei nuovi amministratori. Sarà definita nella prossima riunione del cda la partita delle nuove nomine dei consiglieri dopo le dimissioni di Antonella Mansi, Jean-Pierre Mustier e Paolo Colombo. Nel board di Alitalia dovrebbero entrare Federico Ghizzoni, Gaetano Miccichè, mentre è ancora mancante il nome del sostituto della Mansi. Poi, al termine del board Alitalia in settimana, seguirà l'assemblea dei soci.