Economia

Annual Assicurazioni: Insurtech e rischi emergenti i temi del secondo giorno

Alla seconda giornata del 20° Annual Assicurazioni focus su global risk e digital innovation nel mercato assicurativo

Dopo l’apertura ieri, sono proseguiti oggi i lavori della 20ma edizione dell’Annual Assicurazioni, organizzato da 24ORE Eventi in collaborazione con Il Sole 24 Ore per fare il punto circa l’impatto che l’innovazione tecnologica avrà sul settore assicurativo e prendere in considerazione le strategie necessarie per rimanere competitivi in un mondo sempre più digitale. La seconda giornata si è aperta con un focus sui temi dell’Insurtech e dei rischi emergenti.

La mattinata si è aperta con l’intervento di Riccardo Ciccozzi, Director, Market Development Europe di A.M. Best che ha illustrato le principali differenze tra rischio sovrano e rischio paese mostrando come quest’ultimo non incida sull’abbassamento del rating.

Annual Assicurazioni: Insurtech e rischi emergenti

Durante la tavola rotonda dal titolo Insurtech e rischi emergenti, Alberto Minali, Amministratore Delegato di Cattolica Assicurazioni, Andreas Moser, CEO di Munich Re Italia e Dominique Uzel, Amministratore Delegato e DG di Groupama Assicurazioni si sono confrontati sulle opportunità e i rischi legati alla rivoluzione digitale.

Per Alberto Minali, Amministratore Delegato di Cattolica Assicurazioni si sta andando dal modello assicurativo tradizionale a un modello basato sul connubio protezione-prevenzione. Tale strategia rientra appieno nel Piano Industriale lanciato dalla compagnia a gennaio 2018 che vede come pilastro il tema dell’innovazione e dell’utilizzo dei dati. “In Cattolica”, ha riferito Minali “non esisteva un sistema di data governance univoco. Abbiamo pertanto voluto costituire un data analytical team, ossia un gruppo di persone atte a raccogliere e gestire i dati, così da rendere il dato disponibile a più funzioni e avvicinarlo al business”.

“È necessario”, ha continuato Minali, “non guardare al dato statico (contabile, di reportistica finanziaria), ma al dato dinamico per personalizzare il servizio. Solo così la tecnologia sarà davvero fattore abilitante nella trasformazione del modello di business, ovviamente integrata a una legacy importante che non possiamo tralasciare”.

Tra i nuovi rischi per Minali ne esiste uno molto concreto: la tecnologia renderà obsoleti alcuni ruoli pertanto è compito delle compagnie preoccuparsi che le persone che la tecnologia sostituirà siano reimpiegate, convertite alle nuove attività.

Infine, sempre Minali, intervistato da Affaritaliani, ha dichiarato che “siamo un paese sottoassicurato per i rischi catastrofali. Il ruolo delle assicurazioni oggi è sempre più di tipo sociale; ben vengano dunque soluzioni miste pubblico-privato per aiutare il Paese a sostenere il rischio catastrofe che ha interessato, nella cronaca recente, molte delle nostre regioni”.

Anche secondo Andreas Moser di Munich Re Italia “imparare a conoscere e gestire i dati è oggi centrale per avere la conoscenza massima di ciò che succede: selezione del rischio più mirata, migliore dominio dei sinistri e crescita dei servizi agli assicurati”. Moser ha anche chiarito che su certi rischi serve un approccio globale, dunque dati che travalicano i confini nazionali. Questo il ruolo di Munich per le compagnie assicurative.

Dominque Uzel di Groupama considera come rischi emergenti che avranno maggiore impatto nel futuro prossimo il rischio ambientale e il cyber. Oltre alla tradizionale copertura assicurativa Groupama sta dunque mettendo a punto una serie di servizi aggiuntivi in questa direzione.

Annual Assicurazioni: la Click Insurance

Di servizi ha parlato anche Vito Rocca, Amministratore Delegato di RGI che, rispondendo ad Alessandro Plateroti, Vice Direttore del Sole 24 Ore circa il futuro dell’Insurance, ha sottolineato l’imminenza del cambio di paradigma: dai contratti assicurativi vecchio stile ai servizi customer-centric. “Oggi come oggi”, ha poi dichiarato Rocca ad Affaritaliani, “il cliente finale si aspetta da una compagnia di assicurazioni le stesse cose che ottiene dagli altri attori del mercato digitale. Ciò richiede di conoscere sempre meglio il cliente, grazie alla gestione delle informazioni che si ottengono lungo i diversi touch-point, fisici e virtuali, e non soltanto al momento della firma del contratto”.

In questo modo il settore Insurance è in grado di offrire al cliente, tramite interfacce digitali o voice interface (fruibili da app mobile), dei servizi di prevenzione personalizzati e tarati sulle reali necessità dell’assicurato. Questo il tema dell’intervento di Ugo Di Iorio, Presales e Business Innovation Director di RGI: “Tra i nuovi soggetti rientrano le piattaforme online, disponibili in cloud, su cui si offrono prodotti e servizi assicurativi di diversa natura, e anche startup innovative per le quali il servizio al cliente è centrale. Anche le assicurazioni tradizionali stanno evolvendo i propri modelli di business per mettere al centro i clienti, attraverso la semplificazione dei processi più tradizionali e l’integrazione di nuovi servizi abilitati dall’Internet of Things, dalle interfacce conversazionali e dall’analisi dei dati: un cambiamento epocale nell’approccio al paradigma assicurativo e nell’intera relazione Compagnia-Assicurato”.

Annual Assicurazioni: le RegTech nell’industria assicurativa

L’analisi si è quindi spostata sul tema delle RegTech e degli strumenti tecnologici a supporto dell'efficienza nella gestione dei processi collegati alle normative e ai rischi: Lorenzo Fantini, Principal di The Boston Consulting Group, ha sottolineato che “le RegTech offrono oggi grandi opportunità all'industria assicurativa, permettendo di mitigare dei rischi normativi sempre più rilevanti e aumentando notevolmente l'efficienza nella gestione dei processi collegati alle normative e ai rischi. Al tempo stesso, l'implementazione con successo delle tecnologie offerte dalle RegTech rimane molto limitata sul mercato: le aziende assicurative devono approcciarsi a questo mondo con idee ben chiare sul da farsi e strumenti specifici per gestirle”.

Annual Assicurazioni: data analytics, intelligenza artificiale e IoT

A chiusura dei lavori della mattinata è stato affrontato il tema delle possibilità di sviluppo e di business offerte dall’evoluzione tecnologica (big data, intelligenza artificiale e IoT) nel corso di una tavola rotonda che ha visto la partecipazione di Marco Buccigrossi, Business Director Verti Assicurazioni, Fabio Carsenzuola, Amministratore Delegato e Direttore Generale Europ Assistance Italia, e Salvatore Nappi, Responsabile Marketing Offerta IT TIM.

Dagli interventi dei partecipanti è risultato che non si tratta meramente di una questione tecnologica, ma di un nuovo approccio culturale al business che passa per il mezzo tecnologico

Marco Buccigrossi, Business Director Verti Assicurazioni, ha parlato di “cyberisk come una realtà che si svilupperà tanto nei prossimi anni, insieme ad altre nuove linee di rischio. Nonostante l’emergere di nuovi rischi, la necessità del cliente sarà sempre quella di garantire protezione alle cose. Per farlo, le compagnie assicurative dovranno mettere al centro la persona: il cliente ma anche i collaboratori, scegliendo le competenze giuste per inseguire la cultura del cambiamento”. Ad Affaritaliani, ha riferito in conclusione Buccigrossi, “il futuro vedrà sempre più l’integrazione della tecnologia con le esigenze del cliente. Facendo ecosistema sarà possibile per le assicurazioni del domani dare davvero risposte rilevanti”.

Fabio Carsenzuola, Amministratore Delegato e Direttore Generale Europ Assistance Italia, ha posto la questione da un altro punto di vista. A suo dire, la tecnologia è oggi un dato di fatto, quello che manca sono le idee smart e la velocità di portarle a termine senza intoppi. Nel futuro si andrà sempre più verso il concetto di micro e instant insurance, per rispondere alle esigenze immediate del cliente, e verso l’aging care. Ad Affaritaliani, Carsenzuola ha ribadito “l’importanza dei servizi che sono da sempre il core business dell’azienda, ai quali si aggiungono oggi la tecnologia, come fattore abilitante, e l’esperienza delle start-up”.

Al suo turno, Salvatore Nappi, Responsabile Marketing Offerta IT TIM, ha evidenziato che “il comparto Insurance da sempre dimostra grande attenzione all’ICT quale driver di innovazione e saprà trarre frutto dalla crescita a doppia cifra attesa in particolare su alcuni dei principali “Digital Enabler”. TIM è al fianco delle aziende del settore per accompagnarle nel crescente sviluppo dell’Insurtech sia con investimenti infrastrutturali – dall’Internet of Things fino al 5G – sia nell’adozione di nuovi paradigmi di prevenzione e contrasto al cyber-risk, ultima frontiera della sicurezza in ambito Private e Corporate”.

Annual Assicurazioni: le Insurtech startup

I lavori sono proseguiti nel pomeriggio con un focus su alcune start up del mondo delle insurtech, con interventi di Marcello Bonora, CEO WeCARE Innovation Group, Massimo Ciaglia, Founder Poleecy, Gianluca De Cobelli, CEO YOLO, Leo Italiano, COO Sysdev.

Annual Assicurazioni: focus normativo

L’Annual Assicurazioni si è concluso con un approfondimento normativo a cura di Roberto Fasano, Principal Business Consultant Irion, e Cristina Ruscello, Principal Business Consultant Irion, centrato su IFRS17, il nuovo principio internazionale per la contabilizzazione dei contratti assicurativi, che entrerà in vigore il 1° gennaio 2021, a cui è seguito un focus sulle modalità con cui la Direttiva “IDD” (Insurance Distribution Directive) cambierà l’approccio distributivo e commerciale in campo assicurativo: ne hanno discusso Fabio Carniol, CEO Helvetia Vita e Chiara Assicurazioni Gruppo Helvetia, Maria Luisa Cavina, Capo del Servizio Vigilanza Intermediari Assicurativi IVASS, Andrea Garrone, CCO – Chief Compliance Officer Intesa Sanpaolo Vita, e Vittorio Verdone, Direttore Normativa Reti Distributive UnipolSai Assicurazioni.