Assemblea Ania: investimenti 850 mld e 300 in titoli di Stato italiani
Farina: “Settore contribuisce al 50% del Pil”
Gli investimenti degli assicuratori italiani hanno raggiunto 850 miliardi di euro, pari al 50% del Pil e quasi due terzi di essi sono a fronte delle polizze vita tradizionali, polizze che hanno reso, in media, il 3%. La raccolta premi complessiva delle imprese italiane ha sfiorato i 131 miliardi di euro: 100 miliardi si riferiscono al settore
vita, 16 miliardi al settore auto e altrettanti agli altri rami danni. Ania, l’Associazione Nazionale fra le Imprese Assicurative, presenta il suo bilancio nel corso dell’Assemblea 2018, tenutasi a Roma presso l’Auditorium Consiliazione.
Ad aprire i lavorI il presidente Ania, Maria Bianca Farina, che durante il suo intervento ha sottolineato come questo sia un bilancio molto positivo.
“Questo è un settore che affronta le tante sfide innovando a tutto campo, innova il modello di business, l’offerta, la sua proposizione ai clienti, che siano famiglie, individui o imprese. - ha sottolineato Farina - in particolare sta passando da un concetto di risarcimento dei danni a un concetto di servizio. E inoltre il nostro settore è importante perché investe le risorse finanziarie che raccoglie nell’economia reale, che significa finanziare le imprese che oggi hanno bisogno di finanziamento per ripartire, finanziare le infrastrutture per il nostro Paese e dare così supporto effettivo per consolidare una crescita che ancora mostra segnali di fragilità.”
Gli oneri per i risarcimenti relativi ai circa 6 milioni di sinistri denunciati nel 2017 "nei rami danni hanno superato i 22 miliardi di euro, circa metà nell'auto", ha continuato Farina aggiungendo che il settore ha realizzato utili netti per 6 miliardi, di cui solo circa 400 milioni nel settore auto "che peraltro ha registrato un disavanzo nella gestione corrente". La solidità delle compagnie assicurative - ha assicurato la presidente dell'Ania - "è attestata da indici di solvibilita' di assoluta sicurezza: a fine 2017, il capitale disponibile era pari a quasi due volte e mezzo quello richiesto". Il settore corrisponde imposte che superano i 6 miliardi l'anno e da’ occupazione , in via diretta e indiretta, a circa 300 mila persone. Le imposte sui premi assicurativi fanno affluire ulteriori risorse all'erario per quasi 20 milioni di euro al giorno.