Economia
Atlantia, spunta l'assist della Consulta. Il mini-rimborso appeso alla Corte

L'8 luglio decisione dei giudici costituzionali sul dl Toninelli
L'attenzione di Atlantia non è solo proiettata verso la risposta dell'Europa ma anche nei confronti del Palazzo della Consulta che l'8 luglio potrebbe battere un colpo ed eventualmente cambiare le carte in tavola. Lo scrive Il Messaggero spiegando che ieri il Cda della holding durato due ore ha solo completato alcuni punti all'ordine del giorno rimasti inevasi nel corso del precedente board dell'11 giugno che ha approvato la trimestrale.
Tra le varie ed eventuali si sarebbe parlato della lettera al vicepresidente Ue Valdis Dombrovskis per lamentare il danno ricevuto dal Milleproproghe. Nell'ambito del dibattito un consigliere avrebbe fatto riferimento anche all'8 luglio, la data nella quale la Corte Costituzionale dovrebbe esprimersi sull'eccezione di incostituzionalità sollevata dal Tar Liguria il 6 dicembre 2019, in relazione al decreto Genova voluto da Danilo Toninelli, ex ministro del Mit, che escludeva Aspi dalla ricostruzione del Ponte Morandi, modificando quanto stabilito dalla concessione.
I giudici amministrativi evidenziarono profili di incostituzionalità del decreto rimettendo la palla alla Consulta. Se essa dovesse accogliere il ricorso, per analogia verrebbe messo in discussione anche l'articolo 35 del Milleproroghe che modifica, unilateralmente, la concessione abbassando l'indennizzo a 6-8 miliardi.
Infine nell'ambito delle disponibilità date al governo, in caso di ingresso di un terzo socio diverso da Atlantia, verrebbe cooptato un rappresentante del nuovo azionista che si aggiungerebbe al membro del Ministero dei Trasporti che già partecipa alle sedute del cda di Aspi come sindaco.