Economia

Aumento bollette, Cingolani: "Stiamo riscrivendo il metodo di calcolo"

Energia: Cingolani, accelerare su rinnovabili; sganciarsi da gas. Nucleare? Non cambio idea, da valutare in futuro

Energia: Cingolani, stiamo riscrivendo metodo calcolo bollette

"Bisogna ragionare su come viene costruita la bolletta" energetica "e qui va un po' riscritto il metodo di calcolo. Lo stiamo facendo in queste ore. Stiamo lavorando": lo ha detto il ministro della Transizione ecologica, Stefano Cingolani a Radio Anch'io. "C'e' da mettere in piedi un intervento strutturale perche', per quanto sembra siano saturando questi aumenti di costi, sono aumenti che rimarranno in bolletta per cui bisognera' lavorare sulla parte strutturale", ha spiegato.

 "Intanto non e' questione di parole - ha detto Cingolani - ma del mercato. E' sotto gli occhi di tutti che il gas stia aumentando in maniera costante essendo la materia prima per produrre elettricita' e noi ne avremo un effetto importante sulla boletta. Circa l'80% degli aumenti vengono dal gas. C'e' da mitigare innanzitutto il trimestre perche' a fine mese il trimestre chiude e avremo i numeri precisi ma sappiamo che l'aumento e' importante e questo succede in tutto il mondo e in tutta Europa perche' e' un mercato globale". E poi, ha detto ancora il ministro "c'e' da mettere in piedi un intervento strutturale". Un intervento da 3 miliardi?: "questo nell'immediato - ha risposto - ma bisogna ragionare in modo strutturale su come costruire la bolletta, il metodo di calcolo va riscritto".

Energia: Cingolani, accelerare su rinnovabili; sganciarsi da gas

"La vera cosa importante e' accelerare il nostro processo di installazione delle rinnovabili e cosi' ci sganciamo il piu' rapidamente possibile dal costo del gas". Lo ha detto il ministro della Transizione ecologica, Stefano Cingolani a Radio Anch'io. "Il decreto semplificazioni ha fatto un lavoro enorme. Noi stimiamo di scendere da 1.200 giorni, il tempo medio di autorizzazione per un impianto a circa un quinto", ha aggiunto

"Intanto non e' questione di parole - ha detto Cingolani - ma del mercato. E' sotto gli occhi di tutti che il gas stia aumentando in maniera costante essendo la materia prima per produrre elettricita' e noi ne avremo un effetto importante sulla boletta. Circa l'80% degli aumenti vengono dal gas. C'e' da mitigare innanzitutto il trimestre perche' a fine mese il trimestre chiude e avremo i numeri precisi ma sappiamo che l'aumento e' importante e questo succede in tutto il mondo e in tutta Europa perche' e' un mercato globale". E poi, ha detto ancora il ministro "c'e' da mettere in piedi un intervento strutturale". Un intervento da 3 miliardi?: "questo nell'immediato - ha risposto - ma bisogna ragionare in modo strutturale su come costruire la bolletta, il metodo di calcolo va riscritto".

Nucleare: Cingolani, non cambio idea, da valutare in futuro

Sul nucleare "io non ho cambiato idea. Le cose sono esattamente nei termini in cui le ho dette e tali rimangono". Lo ha detto il ministro della Transizione ecologica, Stefano Cingolani a Radio Anch'io. "Ho raccontato a 400 studenti di una scuola che in questo momento ci sono 4 paesi che stanno studiango delle sorgenti di energia alternative che si chiamano vettori di quarta generazione. Ho detto che non sono maturi, che probabilmente nel prossimo decennio capiremo se sono convenienti e sicure e se hanno dei requisiti interessanti e qualora questo fosse verificato sarebbe ovviamente importante capire se possano essere utilizzati", ha spiegato. "Un conto e' dire che noi dobbiamo continuare a guardare a tutte le tecnologie possibili per il futuro perche' questo problema del cambiamento climatico e' un problema che c'e', e quindi almeno guardiamo quello che fanno gli altri che tanto e' gratis perche' stanno investendo loro, perche' in questo momento noi non potremmo fare niente di nucleare perche' abbiamo un referendum che dice no alle vecchie tecnologie e quelle nuove ora non ci sono e non si possono installare", ha aggiunto il ministro