Economia

Auto green, stangata sui veicoli a diesel e benzina: tasse fino a 60mila euro

di Redazione Economia

La tassa può variare a seconda del livello di emissioni di Co2 del veicolo

Arriva la tassa sulle auto diesel e benzina, ecco quanto si paga

La corsa verso un futuro più ecologico sta guadagnando slancio: sempre più marchi automobilistici si stanno avviando verso una transizione ai veicoli elettrici, con una produzione sempre elettrificata. L'iniziativa del Green Deal europeo si propone di raggiungere la neutralità climatica entro il 2050, con un obiettivodi riduzione del 100% delle emissioni di Co2 entro il 2035. Ciò comporta, inevitabilmente, un'accelerazione nell'abbandono delle vetture a diesel e benzina a causa del loro impatto ambientale.

La Francia ha già preso importanti misure in questa direzione, compiendo il primo passo con il "malus écologique", una tassa legata all'immatricolazione di veicoli a diesel e benzina considerati inquinanti, che può raggiungere fino a 60.000 euro. Verso i motori Euro 7, le regolamentazioni per la commercializzazione dei nuovi motori diventeranno sempre più stringenti. 

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La tassa può variare da un minimo di 50 euro fino a un massimo di 60.000 euro, a seconda del livello di emissioni di Co2 del veicolo. Maggiori emissioni si traducono in un aumento dell'importo da pagare. Inoltre, il peso del veicolo incide sull'imposta: ad esempio, per le auto con un peso tra 1.600 e 1.799 chilogrammi, i proprietari dovranno pagare 10 euro per ogni chilogrammo in eccesso. Per veicoli che superano i 2.100 chilogrammi, il costo sarà di 30 euro per ogni chilogrammo oltre il limite.

Per calcolare se un veicolo è soggetto alla tassazione, è cruciale, in primis, valutare il suo livello di emissioni di Co2. Per esempio, dal gennaio 2024, le automobili a benzina e diesel che emettono più di 117 grammi di CO2 per chilometro, secondo gli standard WLTP, saranno tassate. In altre parole, tali veicoli dovranno versare un'imposta. Tuttavia, il limite di emissione è stato ridotto da 123 a 117 grammi per chilometro al fine di includere un maggior numero di veicoli soggetti alla tassazione.