Economia
Autostrade, i pedaggi più bassi? Aumenteranno anche con lo Stato
I nuovi soci dovranno effettuare investimenti per 13,2 miliardi. Con ripercussioni al casello
Ma quale pedaggio meno caro con l'addio dei Benetton ad Autostrade e la nazionalizzazione. Tutto parte dal piano economico finanziario (pef) di Autostrade per l’Italia. Senza quello, scrive oggi MF-Milano Finanza, fare calcoli sulla valutazione della società è come scrivere numeri nell’acqua. I tempi sono stretti, visto che Aspi dovrà presentare il pef al Ministero delle Infrastrutture e Trasporti entro il 23 luglio.
Il dicastero guidato da Paola De Micheli chiederà poi un parere all’Autorità di Regolazione dei Trasporti (Art) che dovrà valutare la congruità del piano ed eventualmente lavorare agli aggiustamenti necessari.
Nella sua proposta Aspi, ricorda il quotidiano, si era detta pronta a farsi carico di una serie di manutenzioni straordinarie (per 3,4 miliardi), che quindi non saranno remunerate in tariffa, ma incideranno sui costi operativi della società.
In tutto questo, non è così scontato che i pedaggi per i viaggiatori scenderanno. È possibile che le tariffe in un primo momento saranno predisposte con una flessione iniziale, ma poi anche immaginando che verranno confermati gli investimenti previsti nell’ultima proposta di Aspi, ossia 13,2 miliardi, è probabile che si alzeranno, anche se con un’incidenza percentuale inferiore rispetto al passato, con le ipotesi che stimano un incremento poco superiore all’1,5% rispetto al 4% del precedente modello.