Economia

Autostrade, il documento interno: "Revoca senza indennizzo? Azienda fallisce"

"Sarebbe praticamente impossibile ripagare undici miliardi di euro di debito"

"Dopo la revoca della concessione senza indennizzo, l'azienda fallirebbe". E' quanto recita un documento interno Autostrade per l'Italia, citato da Il Messaggero, che rivela come sarebbe praticamente impossibile ripagare undici miliardi di euro di debito. In bilico ci sarebbero settemila posti di lavoro più l'indotto. Rischi anche per i possessori di obbligazioni.

Autostrade: Gamberale, revoca sarebbe punitiva per tutti i soci

La revoca della concessione autostradale ad Atlantia finirebbe per punire tutti i soci, compresi piccoli risparmiatori e investitori istituzionali italiani e mondiali. Lo scrive in un intervento su 'Il Corriere della Sera' l'ex ad di Atlantia e Aspi, Vito Gamberale, secondo cui "punire sommariamente i Benetton significherebbe punire tutti gli altri azionisti di Atlantia, che come quote sono circa 3 volte i Benetton". Il top manager invita ad attendere la "giustizia competente" senza ricorrere alla "giustizia di piazza" che avrebbe invece "la grave responsabilita' di indebolire e inquinare il processo di merito oltre che attenuare l'emergere delle vere responsabilita'". I manager, scrive, "sono pagati bene per dagli azionisti per gestire i rischi e accollarseli. Non significa strumentale presa di distanza degli azionisti. Significa che le responsabilita' fanno capo a chi vive l'azienda nella sua quotidianita' ordinaria e straordinaria".  Secondo Gamberale c'e' anche da chiedersi se il ministero delle Infrastrutture "e' esente da responsabilita' o se e' stato assente nel ruolo. Il controllore", osserva, "non ha minori responsabilita' del gestore". La privatizzazione di Autostrade, aggiunge, "creo' uno slancio di rinnovamento, di attenzione alla sicurezza, ai servizi, al dialogo con lo Stato, con le istituzioni. Il progetto era, e in quegli anni fu, di rendere le infrastrutture un'industria, come poi fu fatto con F2i. Il processo fara' capire se mai la finanza si sia sostituita all'industria, o se la cupidigia e lo stile dei manager ed inadeguatezza del ministero competente abbiano prevalso". Ma su nessun testo di dottrina giuridica, conclude Gamebrale, "e' prevista una giustizia di piazza verso chi non e' nemmeno indagato, verso chi e' sempre stato estraneo alla gestione, verso quegli azionisti che rappresentano il risparmio italiano e le istituzioni italiane e mondiali del risparmio".

Autostrade: Marcucci, revoca? Aspettiamo le verifiche

"Su una questione cosi' delicata non si puo' essere superficiali e non si possono usare pregiudizi. In un senso o nell'altro. Il ministro De Micheli sta facendo tutti gli approfondimenti necessari, entro breve capiremo quale e' l'interesse del Paese". A dirlo, sulla possibile revoca della concessione ad Autostrade, e' Andrea Marcucci, capogruppo Pd al Senato. Secondo l'esponente democratico, "e' chiaro che il crollo del ponte Morandi e' una ferita gravissima che non puo' rimanere senza conseguenze: dal punto di vista penale, civile e della memoria delle vittime e dei loro familiari. Ma ripeto", incalza, "decidera' in tempi brevi il governo nella sua collegialita'. Il tema", conclude Marcucci, "resta quello dell'interesse nazionale, non dobbiamo aggiungere un altro grado di giudizio".