Economia
Banca Etruria e Banca Marche, in arrivo l'offerta di Bper
Si va verso una proroga del termine per la vendita inizialmente fissata al 30 settembre. Oltre a Bper, secondo i rumors, è pronta anche Ubi, ma l'operazione...
I nomi che circolano per l'asta finale sono quelli di Popolare di Bari, Ubi, Bper, i fondi Apollo e Lone Star e gli istituti di credito stranieri Bnl Paribas, Credit Agricole e Barents. Ma di questi otto pretendenti pochi sono vicini dal farsi realmente avanti in vista della scadenza del termine per la vendita fissato dalla Commissione europea al 30 settembre (che molto probabilmente verrà prorogato), presentando un'offerta congrua che nei piani di BankItalia avrebbe dovuto consentire al sistema bancario di recuperare buona parte degli 1,8 miliardi immessi dal Fondo di risoluzione per ricapitalizzare le cosiddette 4 good banks, ovvero Banca Etruria, Banca Marche, CariChieti e CariFerrara.
Due di questi, secondo le indiscrezioni dell'ultima ora sono la Banca popolare dell'Emilia Romagna e Ubi Banca. Nel dettaglio, spiega MF, Bper è pronta a rompere gli indugi sulle good bank presiedute da Roberto Nicastro e messe in vendita dall'unità di risoluzione.
Domani il consiglio di amministrazione dell'istituto modenese guidato da Alessandro Vandelli dovrebbe dare luce verde all'offerta dopo l'attento lavoro di analisi svolto nelle ultime settimane. Per oggi invece è prevista una riunione preliminare che, sotto la guida del presidente Ettore Caselli, dovrebbe definire i dettagli della proposta e scogliere gli ultimi nodi.
Lo scoglio degli esuberi sarebbe stato praticamente aggirato grazie a un meccanismo concordato con l'autorità di vigilanza e il governo, mentre resta ancora aperto il cantiere sulla gestione delle sofferenze. tuttavia possibile che di gran parte dei nuovi flussi maturati nel corso del 2016 si faccia carico la Rev, cioè la bad bank creata alla fine dello scorso proprio per gestire i crediti problematici della quattro banche. L'ipotesi comunque sarebbe ancora allo studio e nuovi dettagli potrebbe emergere tra domani e giovedi'.
L'alternativa, sempre secondo le indiscrezioni, potrebbe essere un meccanismo di garanzia pubblica da parte di Cdp. L'altro istituto in lizza per le quattro good bank sarebbe Ubi Banca, che lunedì ha discusso nuovamente la proposta. Sembra comunque che le condizioni poste dal gruppo lombardo guidato da Victor Massiah siano più stringenti di quelle poste da Bper. Le voci riferiscono di volontà da parte di Ubi di mettere sul piatto circa 500 milioni di euro per tutte e quattro le banche.