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Economia
Banche, i rimborsi slittano ancora. Conte media e vedrà i risparmiatori
Foto: LaPresse

Via libera al decreto crescita, ma "salvo intese". Slitta invece l’accordo sui rimborsi ai truffati delle banche, dopo un duro scontro in Consiglio dei ministri. "La pazienza e' finita", dice Luigi Di Maio a Giovanni Tria. Ma la Lega fa sapere agli alleati che la pazienza e' finita davvero: "Basta no, il governo cambi passo”. Una nuova riunione del Consiglio dei ministri dovrebbe essere convocata martedi', giorno in cui potrebbe essere varato anche il Def. Lunedi' il presidente del Consiglio Giuseppe Conte convochera' le associazioni dei risparmiatori. E solo dopo il nodo potra' essere sciolto. "Siamo contenti come M5s che in questo decreto non sia entrata alcuna norma sui risparmiatori, non perche' non si vogliano aiutare ma noi vogliamo che vengano pagati senza arbitrati o contenziosi, devono essere indennizzati", ha detto il vicepremier Luigi Di Maio al termine del Cdm. "Per questa ragione lunedi' il presidente del Consiglio incontrera' le associazioni dei risparmiatori perche' niente si fa senza averli incontrati. L'obiettivo resta quello di risarcirli direttamente con la norma che abbiamo messo nella legge di bilancio e con le norme tecniche che discuteremo con loro", ha aggiunto. La convocazione delle associazioni delle vittime e' considerato un atto dovuto ma anche un modo per uscire dall'impasse e ottenere, solo nel caso, il via libera a un percorso a 'doppio binario', caldeggiato dal Mef.

Il Cdm e' iniziato con due posizioni contrapposte, quella del titolare dell'Economia Tria, e quella del responsabile dello Sviluppo e del Lavoro Di Maio. Con il presidente del Consiglio nelle vesti di mediatore e non soddisfatto, riferiscono fonti ministeriali, della tensione continua da campagna elettorale all'interno dell'esecutivo. Il vicepremier M5s prima di arrivare a palazzo Chigi aveva avuto una riunione nel suo studio con i membri del governo pentastellato. Una parte del Movimento sarebbe infatti pronta ad avallare la linea del 'doppio binario', caldeggiata da Tria - corsia preferenziale per i risparmiatori con Isee fino a 35 mila euro e 100 mila euro di patrimonio mobiliare - sponsorizzata anche dalla Lega, ma solo con il placet delle associazioni dei risparmiatori. Uno zoccolo duro dei 5 Stelle resta invece convinto che si debba procedere con i decreti attuativi, ovvero risarcimenti diretti senza arbitrati. Una linea che si scontra con le resistenze del titolare dell'Economia secondo il quale e' necessaria una norma primaria per cambiare la legge di bilancio che consenta di procedere con i rimborsi ma non 'a pioggia', e di evitare cosi' la procedura d'infrazione Ue inserendo anche uno 'scudo' per mettere al riparo i funzionari del Mef da eventuali procedimenti della Corte dei Conti che potrebbero scattare in caso di ristoro con denaro pubblico senza una sentenza o un arbitrato che attestino la frode. Da qui il compromesso escogitato da Conte di coinvolgere nella decisione i rappresentati dei risparmiatori vittime delle crisi bancarie.

"Esprimo soddisfazione per l’approvazione, in Consiglio dei ministri, del decreto crescita - ha dichiarato Conte in una nota -. Le misure contenute in questo provvedimento, che abbiamo fortemente voluto, contribuiranno alla ripresa del Paese, favorendo una crescita più robusta grazie al sostegno alle imprese, al lavoro e alle attività produttive. Lunedì incontrerò le associazioni dei risparmiatori vittime delle crisi bancarie: un passaggio che riteniamo importante per confrontarci con le persone direttamente coinvolte e dal quale auspichiamo di trarre il decisivo contributo che ci consentirà di definire i passaggi tecnici conclusivi al fine di pervenire alla migliore soluzione utile a rimborsare tutti i risparmiatori coinvolti”.

"Troppi no e troppa lentezza - la dichiarazione invece della Lega - . Serve un cambio di passo. La Lega vuole più concretezza. Ci aspettiamo risposte serie e reali per i risparmiatori (lunedì deve arrivare lo sblocco agli indennizzi per i truffati) ma basta bloccare il paese con i no. Devono partire i cantieri, le opere, la flat tax, bisogna togliere la burocrazia inutile, riformare il codice degli appalti, fare la riforma della giustizia per avere tempi certi. Alle parole ora devono seguire i fatti".

ALITALIA: DI MAIO, 'IN DL CRESCITA GOVERNO POTRA' RILEVARE QUOTE'

''In questo decreto entra anche la norma Alitalia, che significa che come avevo promesso il governo potrà rilevare quote di Alitalia''. Lo afferma il ministro per lo Sviluppo economico, Luigi Di Maio, a margine del consiglio dei ministri che ha approvato il decreto legge crescita.

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