Economia

Banche in default e lobby Ue, serve abrogare la legge di salvataggio interno

di Ezio Pozzati

Moltissime persone “girano” per il Parlamento Europeo in rappresentanza di categorie lobbistiche iscritte nei Registri del Parlamento

La domanda spontanea è: dov’erano i deputati italiani, che dovrebbero conoscere molto bene la Costituzione Italiana. al momento del voto nel Parlamento EU? Ovviamente in un Paese di diritto esistono anche i controllori, quelli dediti alla revisione dei conti e profumatamente pagati, oltre alla Banca d’Italia (banca privata, perché la maggioranza assoluta delle quote di partecipazione è in mano ad altre banche, ergo il controllore è controllante di se stesso) e alla CONSOB. Senza imputare niente a nessuno perché gli amministratori riescono a portare al fallimento la banca a loro affidata senza essere scoperti in via preventiva? Sono veramente così bravi a manipolare la contabilità?

E poi perché non c’è una dicotomia fra il deposito di risparmio e la mera gestione dell’attività bancaria, che è pagata con la voce servizi? Per mezzo diquesta semplice soluzione solo gli azionisti e gli obbligazionisti risponderebbero con le loro quote, mentre il resto rimarrebbe dei risparmiatori che potrebbero decidere a quale banca affidarsi. E poi perché a pagare devono essere sempre i risparmiatori e quasi mai i gestori della banca?

Ora, mi sorge un altro dubbio: può essere che questa direttiva siastata “sponsorizzata” dai lobbisti? Se riteniamo che questa direttiva sia ingiusta, allora è possibile proporne la sua abrogazione? Infine, non è che per caso per sostituirci al legislatore dovremmo indire una petizione su vasta scala? Unicuique suum tribuere alterum non laedere – Dare a ciascuno il suo, non danneggiare altri.