Economia

Banche,: sofferenze, spread e tassi bassi. Torna la tempesta perfetta

Banche in crisi in borsa, tra spread in crescita, stime in calo sul Pil e attese di taglio dei tassi



Tra le “medie”, Ubi Banca (833 milioni di minor capitalizzazione) contiene di poco il calo rispetto a Banco Bpm (848 milioni), ma in questo modo amplia il gap dimensionale (stasera dovrebbe chiudere intorno ai 4 miliardi di capitalizzazione, mentre Banco Bpm rischia di scivolare sui 2,75 miliardi). Mps, pur rischiando di scivolare appena sotto i 2 miliardi di capitalizzazione dovrebbe contenere le perdite rispetto a Bper Banca, che sta scivolanso sugli 1,75 miliardi di capitalizzazione: l’istituto senese segnerebbe così un calo di meno di 350 milioni in sei sedute borsistiche, quello emiliano di quasi 370 milioni.

La percepita migliore qualità di Credem fa da scudo a perdite più consistenti ma non può evitare di veder scendere la capitalizzazione poco sopra gli 1,5 miliardi, quasi 200 milioni in meno del 21 febbraio scorso.  Infine il “derby valtellinese” finisce sostanzialmente in parità, con Popolare Sondrio che vede svanire oltre 215 milioni di euro di capitalizzazione rispetto ai 125 milioni “bruciati” per ora da Creval, ma mantiene una capitalizzazione di mercato più che oppia, attorno ai 920 milioni di euro contro i poco più di 491 milioni della rivale.

Andamenti variegati che, pur nella comune nota negativa, dimostrano come il mercato stia cercando di non fare di tutta l’erba un fascio e tenere conto delle differenti qualità e prospettive delle singole banche. E forse anche della possibilità che a fronte di prezzi “da saldo” per qualcuno possa prendere corpo l’ipotesi di un’integrazione con altri soggetti, nazionali o esteri che siano. 

Luca Spoldi