Economia
Banco Bpm, Castagna: "No a nuove M&A. Rialzo dei tassi? Un rischio concreto"
Il numero uno di Banco Bpm ha le idee chiari sui rischi causati dall'aumento dei tassi da parte della Bce
Banco Bpm, Castagna: "No a nuove M&A". Ma il numero uno di Fondazione Crt non la pensa allo stesso modo
Palenzona vede spazio per ulteriori aggregazioni nel settore bancario italiano. “Le banche in cui siamo azionisti hanno dei manager che devono prendere decisioni e fare delle proposte. Io parlo da cittadino e dico che nel sistema ci sono ancora possibilità di aggregazioni”, ha affermato il presidente della Fondazione Crt, che detiene partecipazioni sia in Banco Bpm che in Unicredit, a margine del Bain Banking Event 2023 martedì 23 maggio.
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Come riporta Milano Finanza, non la pensa allo stesso modo l’Amministratore delegato di Banco Bpm Giuseppe Castagna, il quale allo stesso evento ha dichiarato: “Per il momento vediamo la rotta dello stand alone come quella migliore possibile. Noi siamo contenti di quello che stiamo facendo. Una volta tanto che abbiamo buoni risultati dopo tanta fatica e riorganizzazione, ci fa piacere poter portare a casa il massimo possibile. Quando fai operazioni poi va a finire che ti distrai un po’”.
“Vedo come rischio concreto la stretta creditizia dovuta all'aumento del costo del denaro” e cioè ai rialzi dei tassi di interesse della Banca centrale europea. Un altro rischio concreto, secondo Castagna, è dovuto “alla restrizione da parte del regolatore che continua a richiedere capitale”.
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Ma il numero uno di Banco Bpm non si ferma qui e tocca anche il tema dei conti correnti che, secondo il ministro delle Finanze, Giancarlo Giorgetti, vanno remunerati dal momento che le banche fanno pagare il rialzo dei tassi a famiglie e imprese sui prestiti. Sul tema, Castagna ha detto che “oggi siamo nella posizione di poter offrire ai clienti tutto quello che vogliono ma non chiedeteci di pagare i conti correnti come se fossero investimenti”.