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Economia
Bank of Japan, nuovo bazooka di Kuroda. I soldi alle imprese salgono a 900 mld

"L'economia giapponese si trova in una situazione estremamente grave a causa dell'impatto del coronavirus”, così Haruhiko Kuroda, il presidente della Bank of Japan, imbraccia ancora il bazooka monetario e aumenta la dotazione dei suoi programmi di aiuto alle imprese nipponiche, che affrontano la vasta crisi economica causata dalla pandemia di coronavirus.

Le eccezionali misure adottate dalla BoJ da marzo per sostenere il finanziamento delle società giapponesi ammontano ora a 110 trilioni di yen (900 miliardi di euro), in aumento rispetto ai 75 trilioni di yen stanziati in precedenza. Lasciata invariata la sua politica monetaria ultra-accomodante (tassi di interesse a breve al -0,1% e l'obiettivo di tassi a lungo termine tendenti allo zero), la BoJ ha aumentato l'importo delle sue agevolazioni per i prestiti alle imprese a tasso zero a 90 trilioni di yen, rispetto ai 55 trilioni di prima.

D'altra parte, ha mantenuto i riacquisti di obbligazioni aziendali a breve e lungo termine a 20 trilioni di yen. "L'economia giapponese si trova in una situazione estremamente grave a causa dell'impatto del coronavirus" in Giappone e all'estero, ha dichiarato la BoJ nel suo comunicato stampa. Le condizioni di finanziamento in Giappone, ha aggiunto la Banca centrale, "restano generalmente accomodanti, ma meno per le imprese, come dimostrato dal deterioramento delle loro posizioni finanziarie". La BoJ non presta prestiti direttamente alle imprese, ma attraverso gli istituti di credito tradizionali.

La BoJ lavora in stretto coordinamento con il governo giapponese per sostenere l'economia del Paese. La scorsa settimana il Parlamento giapponese ha adottato un nuovo bilancio rettificativo dal governo per finanziare un secondo mega-pacchetto di stimoli di 117 trilioni di yen (circa 960 miliardi di euro). Un primo pacchetto della stessa entità era stato lanciato dal governo ad aprile, quando il Paese è entrato in recessione nel primo trimestre. 

La banca ha ribadito che non fisserà alcun limite alla quantità di bond sovrani di Tokyo che è pronta ad acquistare per mantenere gli obiettivi. Gli analisti affermano che una politica fiscale più espansiva potrebbe accelerare gli acquisti di titoli di Stato da parte della banca. Il numero di nuove infezioni da coronavirus in Giappone e' diminuito dal picco e le aziende stanno lentamente riaprendo dopo che il Primo Ministro Shinzo Abe ha revocato lo stato di emergenza alla fine di maggio.

Così, dopo le perdite di ieri, la Borsa di Tokyo ha chiuso in netto rialzo. Dopo le mosse della Fed e della Bank of Japan, l'indice Nikkei ha recuperato tutte le perdite di ieri (quando aveva lasciato sul terreno il 3,5%) e chiuso in rialzo del 4,88% a 22.582 punti. Anche la Fed ha mantenuto la rotta gia' tracciata con tassi a zero e acquisti ai ritmi attuali per i prossimi mesi. 

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