Economia

Bankitalia licenzia Bertini, l'ispettore che svelò la truffa dei diamanti

Triste epilogo per una vicenda che si è trascinata negli anni nelle stanze dei tribunali. Da oggi Bertini non fa più parte dell'organico di Palazzo Koch

Dopo la sospensiva da parte del Tar, infatti, l’ex funzionario era stato nuovamente “stoppato” per gravi motivi, con un assegno che – in gergo – viene chiamato “alimentare” e che corrisponde al 50% dello stipendio base. Bertini dunque è stato in una sorta di limbo, in attesa che emergesse la decisione finale dopo l’audizione che si è tenuta l’11 maggio scorso.
 
Poi un nuovo scontro. Il 19 maggio, infatti, Il Tar del Lazio si è pronunciato una volta di più sull’annosa querelle tra Carlo Bertini e Bankitalia. Il reintegro dell’ex-dirigente, pur essendo stato avallato con sentenza del 31 marzo scorso, si scontra con non meglio precisate difficoltà gestionali. Un assurdo in termini. La nuova sentenza del Tar, infatti, antepone alle esigenze della dignità del lavoratore, che doveva essere reintegrato e che era disposto a farlo anche tramite smart working, quelle di Bankitalia.