Bce prolunga fino a gennaio 2021 l’invito alle banche a non pagare i dividendi

Alla luce delle incertezze aperte dalla crisi coronavirus, la Banca Centrale Europea oggi 28 luglio ha prolungato a gennaio 2021 l'invito alle banche europee e non pagare dividendi e a bloccare le operazioni di riacquisti delle azioni proprie. La Bce invita inoltre gli istituti ad "adottare una estrema moderazione"  sulle retribuzioni ai propri vertici, in materia di bonus, "per preservare il capitale durante la crisi". Inoltre, da Francoforte si riafferma che - alla luce degli impegni che il settore sta affrontando - "darà sufficiente tempo alle banche per ricostruire il proprio capitale e i buffer di liquidità" evitando "azioni pro-cicliche".

L'Eurotower precisa che questa raccomandazione "resta  temporanea ed eccezionale e punta a mantenere la capacità delle banche di assirbire le perdite e a sostenere l'economia in uno scenario di eccezionale incertezza" che "renden difficile per le banche avere visibilità sul proprio capitale"

“Come dimostrato dall'analisi della vulnerabilità, il livello di capitale nel sistema potrebbe diminuire significativamente se si dovesse materializzare uno scenario grave" ammonisce la Bce che preannuncia un riesame di questa positione "nel quarto trimestre 2020, tenendo conto del contesto economico, della stabilità del sistema finanziario e dell'affidabilità della pianificazione del capitale".

"Una volta che l'incertezza che richiede questa raccomandazione temporanea ed eccezionale si attenuerà - si legge nella nota di Francoforte - le banche con posizioni patrimoniali sostenibili potranno prendere in considerazione la possibilità di riprendere i pagamenti dei dividendi". E questo - spiega la Bce - varrà anche nel caso questi istituti si trovassero ad operare al di sotto del livello di capitale previsto dal cosiddetto Pillar 2 purché l'andamento previsto dalle banche "dimostri che le loro posizioni patrimoniali sono sostenibili a medio termine".