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Economia
Benetton, Antitrust: “Abuso di dipendenza economica”. Il gruppo: “No illeciti”

Benetton, indaga l'Antitrust

L'Antitrust ha avviato un’istruttoria nei confronti del gruppo Benetton ipotizzando un abuso di dipendenza economica, riguardo a due contratti di franchising stipulati con un rivenditore indipendente di prodotti a marchio Benetton.  Per questo motivo, ieri l’autorità ha condotto ispezioni nelle sedi di Benetton avvalendosi della collaborazione dei militari della Guardia di Finanza.

L'autorità insomma contesta a Benetton il fatto che potrebbe avere imposto al rivenditore di mantenere una struttura di vendita e un’organizzazione commerciale disegnata sulle sue esigenze e tale da impedire di gestire in autonomia la propria attività commerciale. Secondo l'autorità, si potrebbe insomma aver garantito contrattualmente la fissazione di regole e parametri organizzativi idonei a irrigidire la struttura aziendale del franchisee, fino a ostacolarne, se non impedirne, la sua eventuale riconversione. In tale contesto, oggetto dell’istruttoria è il possibile uso discrezionale da parte di Benetton di tali clausole contrattuali.

Secondo quanto spiega l'Autorità, tali clausole consentirebbero di incidere su scelte strategiche del rivenditore, quali la definizione delle proposte e/o degli ordini di acquisto, non solo in termini di tempistica, ma anche di quantitativi. In questo modo, Benetton potrebbe avere condizionato in maniera significativa l’attività economica del franchisee, al quale sarebbe di fatto impedito di gestire in autonomia la propria attività commerciale.

Il Gruppo Benetton detiene una posizione di sicuro rilievo nel mercato dell’abbigliamento, con un marchio che gode di una forte attrattiva commerciale, e dunque la vicenda è rilevante non solo sul piano del singolo rapporto contrattuale, ma anche per la tutela della concorrenza e del mercato. L’utilizzo del modello contrattuale in esame da parte di un soggetto che gestisce una significativa rete commerciale in franchising potrebbe avere un impatto significativo su tutti gli imprenditori che costituiscono la rete in questione, a danno del gioco concorrenziale nel mercato.

La replica di Benetton

La magistratura ordinaria "ha già avuto modo di accertare la correttezza" dell'operato di Benetton a "riguardo della vicenda in esame da parte di Antitrust". A sottolinearlo è il gruppo in una nota. In cui rimarca come i giudici ne abbiano riconosciuto "il rigoroso rispetto della normativa, così come accaduto in situazioni analoghe anche con riferimento all’istituto dell’abuso di dipendenza economica".

La società "non ha dubbi in merito alla sua estraneità a qualsiasi pratica commerciale riconducibile all’abuso di dipendenza economica così come a qualsiasi attività illecita o scorretta nella gestione del rapporto con i suoi clienti/retailer". "L'ampia documentazione già passata al vaglio dell’autorità giudiziaria e l’esito favorevole dei relativi giudizi, unitamente alla piena collaborazione e disponibilità fornita alle attività istruttorie, consente al Gruppo Benetton di confidare di provare con esaustiva chiarezza anche all'Agcm la propria posizione di assoluta legittimità e correttezza", sottolinea il gruppo della moda

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