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Economia
Bmw, problemi all'impianto frenante: possibile richiamo per 370mila vetture

Bmw, problemi all'impianto frenante: possibile richiamo per 370mila vetture

Vien da dire: alla faccia della proverbiale affidabilità tedesca. Alcuni lettori si sono rivolti ad Affaritaliani.it raccontando di un problema con l’impianto frenante che ha coinvolto certi modelli di Bmw, in particolare i Suv X4 e X6. Che cosa succede? Pare che il pericolo sia non trascurabile perché a un certo punto, senza preavviso, l’auto smette di frenare e per evitare disastri bisogna ricorrere al freno a mano. Fin qui, un problema notevole. Ma il bello viene adesso: alcuni lettori di Affari ci scrivono che, dopo 50 giorni, dalla casa madre non sanno che pesci pigliare.

Molti hanno ricevuto la vettura sostitutiva, ma in alcuni casi è stato richiesto ai malcapitati di pagare l’assicurazione sul veicolo. Altro che macchina di cortesia, insomma. E, come se non bastasse, dopo mesi dall’individuazione del guasto i concessionari e le officine specializzate non sanno che cosa rispondere alla domanda – comprensibile – “ma quando mi ridate la macchina?”. Da Bmw non si hanno informazioni precise, si sa solo che si sta cercando di sistemare un problema di cui si ha notizia da marzo di quest’anno.

Un articolo su Manager Magazin annuncia che il difetto sarebbe stato riscontrato sul sistema frenante Mk-C2 dell’azienda Conti. A febbraio, BMW ha avviato un richiamo di quasi 80.000 auto negli Stati Uniti. Da allora si è saputo che si tratta di un freno del fornitore tedesco. Secondo "MM", BMW potrebbe richiamare fino a circa 370.000 auto in tutto il mondo. Attualmente, solo la casa automobilistica bavarese installa il freno nelle auto. Secondo il rapporto della rivista, le aziende hanno calcolato costi di sostituzione di circa 1.000 euro per auto. Si stima che il fornitore potrebbe dover sostenere fino a 400 milioni di euro.
 






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