Economia
Borsa: 10 candeline per l’AIM. Jerusalmi: “Con MEF e Confindustria per le Pmi”
In occasione dei 10 anni di AIM Italia, Borsa Italiana ha organizzato la 2° edizione di AIM Italia Conference: 50 aziende, 110 investitori per 500 one-to-one
Compleanno speciale per Borsa Italiana che festeggia i 10 anni di AIM Italia con 114 società quotate e 7 miliardi di capitalizzazione. Oggi in Piazza Affari oltre 500 meeting richiesti dagli investitori alle circa 50 società partecipanti, a cui si aggiungono più di 100 meeting richiesti dagli analisti.
Per celebrare i 10 anni di AIM Italia Borsa Italiana ha dedicato la cerimonia del suono della campanella al mercato delle piccole e medie imprese, nato nel 2009 con le prime quotazioni. AIM Italia in questi anni ha avuto un trend di crescita importante con 158 nuove società ammesse sul mercato dal 2009, incluse 24 SPAC, che hanno raccolto in fase di quotazione 3,7 miliardi di euro di cui il 94% in aumento di capitale. Il mercato AIM Italia oggi conta 114 società quotate per una capitalizzazione complessiva pari a 7 miliardi di euro. Le società quotate sul mercato sono rappresentative dei principali settori dell’economia italiana: dal settore industriale al digitale e green, da quello delle nuove tecnologie all’energetico. In questi 10 anni il mercato si è sviluppato diventando il mercato di riferimento per le piccole e medie imprese italiane traendo spunto e ispirazione dalle esigenze di stakeholder, società, investitori, operatori. È oggi anche un ambiente privilegiato per le società innovative: sono 33 le aziende iscritte nel registro delle PMI Innovative che rappresentano circa il 30% delle aziende quotate sul mercato. Inoltre per le società di più grandi dimensioni, rappresenta spesso un primo accesso al mercato dei capitali: sono 11 le società che da AIM Italia sono passate sul mercato principale.
Durante la cerimonia di apertura dei mercati, Raffaele Jerusalmi è stato affiancato da Stefano Cappiello, Dirigente Generale della Direzione del Sistema bancario e finanziario del Ministero dell’Economia e delle Finanze e da Matteo Zanetti, Presidente del Gruppo tecnico credito e finanza di Confindustria e Presidente dell’Advisory Board di Borsa Italiana dedicato al mercato AIM Italia.
Raffaele Jerusalmi, Amministratore Delegato di Borsa Italiana, ha ricordato le principali tappe dall’avvio del mercato: nel 2009 le prime IPO, nel 2011 la quotazione della prima SPAC, nel 2012 l’accorpamento con il MAC – Mercato Alternativo dei Capitali e l’avvio di una nuova fase del mercato, con l’obiettivo di adeguare un modello di mercato inizialmente mutuato da quello anglosassone a regole e practice domestiche; nel 2013 il lancio dell’indice FTSE AIM Italia, nel 2016 il superamento della soglia del miliardo di capitali raccolti, fino al 2018, l’anno dei record per numero di società ammesse e capitali raccolti, cui si è aggiunto il traguardo delle 100 società quotate e il primato in Europa nell’ottenere la qualifica di SME Growth Market.
“La celebrazione dei 10 anni di AIM”, ha sottolineato Jerusalmi, “coincide con un record di quotazioni da quando il mercato è partito con le prime IPO nel 2009. Oggi conta 158 società ammesse per un totale di 114 sul mercato e una capitalizzazione complessiva di 7 miliardi di euro. Mi piace ricordare anche gli 11 passaggi dall’AIM al mercato principale, segno che si tratta di un’ottima palestra che consente a molte aziende di costruire un percorso strutturato di crescita. Rispetto al mercato UK, l’AIM Italia ha potuto godere di una qualità migliore delle aziende quotate e dunque ha subito meno incidenti di percorso”.
Da un ricerca commissionata al Politecnico di Milano sull’andamento delle società quotate all’AIM emerge che il tasso di crescita dei ricavi si attesta sul 14%: “In un contesto economico non facile”, ha commentato Jerusalmi, “è un numero molto significativo”, per non parlare del tasso di crescita dell’EBITDA del 24% dal 2017 al 2018, “segnale che sono arrivate sull’AIM società molto valide che hanno mantenuto fede alle promesse fatte in sede di IPO”. Per finire anche il tasso di crescita dei dipendenti è salito del 16% dal 2017 al 2018, “a dimostrazione che quotarsi fa bene all’occupazione” ha concluso il manager di Borsa Italiana.
“Molte sono startup e PMI innovative che, rispetto al passato, oggi convincono gli investitori, a riprova che sta cambiando anche la percezione del nostro Paese nei confronti di queste realtà”, ha aggiunto Jerusalmi per poi concludere: “Mi auguro che con il passare del tempo gli investitori si specializzeranno sul tema innovazione e che sempre più saranno le IPO, anche grazie al contributo del Governo. È infatti assolutamente necessario ragionare in ottica di sistema se vogliamo che il mercato dei capitali sia all’altezza della dimensione economica del Paese. Il Governo deve fare la sua parte, qualunque sia il colore politico”.
“Sin dall’inizio”, ha poi aggiunto Jerusalmi ai microfoni di Affaritaliani.it, “abbiamo coinvolto il MEF e la Confindustria ben conoscendo l’impossibilità di operare da soli poiché si tratta di mercati complessi, che vivono la competizione con gli altri mercati internazionali”. A proposito degli altri mercati, Affaritaliani.it ha domandato all’AD di Borsa di commentare il risultato elettorale europeo. Jerusalmi ha confermato di non essere preoccupato: “A parte qualche ribilanciamento sulla politica italiana, il risultato non cambia i rapporti di forza in Europa. L’avanzata dei partiti populisti, che avrebbe potuto generare qualche preoccupazione, non c’è stata quindi credo non si corra alcun rischio di aumento della volatilità”.
VIDEO - Jerusalmi, Borsa Italiana: "I successi dell'AIM nei suoi primi 10 anni"
È in questa logica di sistema che nel corso della mattinata è intervenuto Cappiello del MEF, il quale ha riconosciuto all’AIM il ruolo di “infrastruttura strategica per la crescita del sistema produttivo italiano attraverso il mercato dei capitali”. Cappiello ha ricordato come gli USA abbiano saputo reagire alla crisi in modo più rapido ed efficace rispetto all’Europa grazie al fatto che hanno un mercato dei capitali meglio sviluppato e più integrato con il sistema bancario: “In Europa non abbiamo abbastanza differenziazione per quanto riguarda le fonti di finanziamento. È necessario che il MEF lavori su certezza del quadro regolamentare e sul fronte degli incentivi”. Quanto al quadro di nome, Cappiello ha fatto sapere di aver commissionato all’OCSE uno studio sull’assetto istituzionale del mercato dei capitali italiano per capire se ci sono margini di miglioramento. A tale studio seguirà una proposta da parte dell’OCSE nei prossimi mesi. Quanto agli incentivi, Cappiello ha sottolineato le novità introdotte dalla legge di bilancio: “Il credito d’imposta per i costi della consulenza in materia di quotazione e la creazione di un fondo nazionale innovazione che investa in startup. Sui Pir – costruiti in stretto dialogo con la Commissione europea per renderli compliant con la disciplina sulla concorrenza e che hanno giocato un ruolo fondamentale per le quotazioni all’AIM e nell’ambito del risparmio gestito – il rappresentante del MEF ha dichiarato: “Li abbiamo rivisti con la finalità di spingere di più su questo strumento per favorire la crescita delle Pmi. All’indomani dell’introduzione si è registrata una stasi dei nuovi Pir dovuta al fatto che manca un decreto ministeriale. Oggi esiste certezza istituzionale e quindi mi aspetto nuovo impulso allo strumento”.
Zanetti di Confindustria ha commentato: “Un compleanno importante quello di AIM perché ha saputo proporre canali di finanziamento alternativi così da virare il risparmio degli italiani sul mondo delle piccole e medie imprese. Studi dimostrano che le aziende quotate hanno maggiore crescita in termini di investimenti e occupazione”. Quanto ai Pir: “Ne osserviamo l’evoluzione perché sarebbe un peccato che questo strumento smettesse di funzionare. Ci sembra opportuno rivedere i due vincoli introdotti e incentivare strumenti tecnici più rispondenti agli investimenti a lungo termine come gli eltif”. Zanetti ha poi concluso con un ringraziamento speciale al programma ELITE “per il contributo alla crescita della cultura imprenditoriale italiana”.
AIM Italia Conference: seconda edizione
La cerimonia di apertura del mercato ha dato inoltre l’avvio alla seconda edizione dell’AIM Italia Conference di Milano, l’evento annuale dedicato all’incontro tra società quotate sul Mercato di Crescita di Borsa Italiana e investitori italiani e internazionali. Oggi le 47 società quotate su AIM Italia, saranno protagoniste di oltre 500 meeting organizzati con 110 investitori, di cui circa il 30% esteri.
Barbara Lunghi, Responsabile Primary Markets di Borsa Italiana, ad Affaritaliani.it ha dichiarato: “Alla sua seconda edizione l’AIM Italia Conference vede la partecipazione di circa 50 società, 110 investitori, sia domestici sia internazionali, e 500 incontri one-to-one, un numero importante. Sono incontri in cui società e investitori condividono notizie pubbliche, risultati annuali e strategie per il futuro; una base di conversazione con gli azionisti già investiti nel capitale delle società e con potenziali nuovi azionisti”.
VIDEO -Lunghi, Borsa Italiana: "AIM Italia Conference '19: oltre 500 one-to-one"