Economia

Borsa, nella settimana di Natale Europa ingessata. Leonardo spinge Milano, occhi puntati sulle banche

A trainare il listino a Piazza Affari è la brillante performance di Leonardo (+2,1%) con il comparto della difesa tonico in tutto il Vecchio Continente

di Redazione

Borsa, Europa cauta. Leonardo spinge Milano

Dopo un avvio traballante, borse europee al palo a metà seduta alla vigilia delle festività natalizie. Seppur in recupero dai minimi toccati in avvio, i listini del Vecchio Continente si muovono senza slancio intorno alla soglia della parità: il Ftse Mib di Milano viaggia a -0,06%, come il Cac di Parigi (-0,07%). In calo più marcato Francoforte (-0,1%) e Madrid (-0,15%), mentre tiene Londra (+0,14%). Gli investitori guardano all’indicatore sulla fiducia dei consumatori negli Usa, mentre sono deboli i future sugli indici di Wall Street.

Sull’azionario a Piazza Affari, brilla Leonardo (+1,8%) assieme a tutto il comparto della difesa a livello europeo, sulle indiscrezioni di futuri aumenti della spesa Nato: Reinmetall (+3%), Renk (+1,2%), Hensoldt (+2,4%) a Francoforte, Thales (+0,3%) a Parigi, Bae System (+1,4%) a Londra. Ben posizionate anche Amplifon (+1,6%), Prysmian (+1,3%) e Inwit (+1%). Contrastato il comparto bancario con il moltiplicarsi dei possibili incastri del risiko del settore e alla luce della prudenza della Fed sull’allentamento al costo del denaro nel 2025. Tra i peggiori del Ftse Mib ci sono la Popolare di Sondrio (-0,7%), Mps (-0,4%), Intesa Sanpaolo (-0,3%) e Bper (-0,1%). Limita i danni Banco Bpm (invariata) mentre guadagna la sola UniCredit (+0,3%) mentre Anima pur frenando (-0,6%) continua a muoversi sopra il prezzo dell’opa di Banco Bpm (di 6,2 euro ndr).

Fuori dal paniere principale, tonfo di Banca Sistema dopo la sospensione della distribuzione di dividendi e bonus ad esito dell’ispezione condotta da Banca d’Italia nel periodo tra luglio e ottobre 2024. Sul valutario, l’euro arretra a 1,04 dollari (stabile dai 1,041 dollari del closing di venerdì), mentre vale anche 163,1 yen. Il cross dollaro/yen vale invece 156,85. In calo il petrolio, con il Brent marzo a 72,3 dollari al barile (-0,4%). In rialzo il prezzo del gas naturale a 45,25 euro al megawattora (+2,5%) sulla piattaforma Ttf di Amsterdam. Il bitcoin resta in area 95mila dollari a 95.945 (-1,2%).

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