Economia

Borsa, small-mid cap per guadagnare. Come investire "sotto l'ombrellone"

Le “piccole” di Piazza Affari piacciono ai trader: ecco i nomi su cui scommettere quest’estate per riuscire, magari, a pagarsi anche le vacanze. L'analisi

Clima sempre più estivo a Piazza Affari e sui mercati borsistici in generale e se la determinazione con cui la Federal Reserve continua ad alzare i tassi fa sottolineare a strategist del valore di Alessandro Fugnoli che “in vista di una maggiore volatilità estiva e autunnale, bisognerà approfittare delle punte per alleggerire i settori che hanno corso di più negli ultimi tre mesi”, questo non significa che occorra liquidare i propri portafogli azionari prima delle ferie estive, semmai che nelle prossime settimane si divertiranno di più gli amanti del trading che non gli investitori prudenti che amano il reddito fisso e le azioni “di valore”.

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Ciò premesso, quali sono i titoli che potrebbero approfittare del solleone per strappare al rialzo, anche solo temporaneamente? I nomi che circolano nelle sale operative hanno in comune il fatto di essere quasi esclusivamente a media o piccola capitalizzazione, forse anche perché la spinta dei PIR (Piani individuali di risparmio) inizia a farsi sentire dopo che questi strumenti hanno raccolto oltre un miliardo di euro nei primi tre mesi dal loro lancio sul mercato.

Non a caso da inizio anno sono letteralmente esplose le quotazioni di alcune “piccole” come Clabo (+497%), società che realizza vetrine per gelaterie e caffetterie e che di recente ha rilevato il marchio cinese Easy Best, Safe Bag (+386%), leader in Europa nel servizio di protezione bagagli negli aeroporti, Giglio Group (+89%), società di e-commerce leader nel settore del broadcast radio televisivo, o Orsero (+49%), attiva nella distribuzione di frutta fresca.

C’è poi chi, come il trader Sandro Mancini, suggerisce di tenere d’occhio l’andamento grafico di alcune tra le più interessanti società di media capitalizzazione quotate a Piazza Affari: Banca Farmafactoring dal debutto di inizio aprile ad oggi ha già guadagnato l’8,5% toccando un massimo storico a 5,1 euro giovedì scorso, prima di tirare leggermente il fiato, ma sembra in grado di proseguire la sua corsa; lo stesso dicesi per Hera, che dai minimi di 1,91 segnati a inizio dicembre ha visto le quotazioni aumentare costantemente sino ai 2,98 euro attuali (+52% in neppure sette mesi), tornando su livelli che non si vedevano dal 2008, anche se il massimo storico di 3,475 euro visto a fine aprile 2007 resta distante (ma non appare più irraggiungibile).

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Tra gli altri titoli segnalati da Mancini vi è anche Italgas, che pure nell’ultima settimana ha perso con decisione terreno (-4,5%) ma che rispetto ai minimi visti a metà novembre intorno a 3,2 euro conserva un guadagno confortante, pari a circa il 43%. Potrebbe dunque valere la pena di approfittare dello storno per aprire una scommessa sul titolo che certo non può essere definito una “small cap” e dunque è adatto anche a chi vuole investire in modo meno aggressivo. Altro titolo storico ad ampia capitalizzazione che piace a Mancini è Sabaf: il titolo aveva già chiuso il 2016 col classico “rally di fine anno” portandosi nelle ultime due settimane di dicembre dagli 8,8 ai 10,4 euro (+18%), per poi tirare il fiato fino a fine febbraio oscillando tra 10,4 e 10,8 euro.

Da allora le quotazioni sono ripartite raggiungendo il 25 maggio un picco di 15,75 euro, prima di stornare sui livelli attuali (14,66 euro) che comunque corrispondono a un guadagno del 41% circa da inizio anno e scusate se è poco. Il trend rialzista è tuttora solido e le quotazioni dovrebbero poter arrivare a sfiorare i 15,45-15,50 euro senza grossi problemi.

(Segue...)