Economia

Borse mondiali a prova di varianti. Milano di un soffio fuori la top five

di Marco Scotti

Lo scatto dei listini azionari di tutto il mondo nonostante le varianti Delta e Omicron: Piazza Affari chiude il rally in sesta posizione. La classifica

C’è da riflettere, inoltre, sulle crescenti tensioni geopolitiche tra Usa e Pechino. Gli effetti a lungo termine del braccio di ferro, così come l’incremento esponenziale dei costi della logistica e delle materie prime, sono tutti argomenti che terranno banco nei prossimi mesi quando – varianti permettendo – si dovrebbe capire che faccia avrà l’economia del post-Covid.

Le piazze azionarie americane

Spostiamoci, infine, nelle Americhe. Ottima la performance delle borse statunitensi con lo S&P500 che arriva secondo – di un’incollatura – a livello mondiale e guadagna in 12 mesi oltre il 27%. Bene anche il Dow Jones, che registra un incremento di oltre 18 punti percentuali. Da notare, inoltre, che il Nasdaq, pur con una “prova” molto convincente (+21%), non sfonda le quotazioni come ci si sarebbe potuti attendere dopo un biennio in cui i titoli tecnologici sono diventati ancora più potenti.

Chiudiamo con il Brasile. L’indice Bovesba terminerà l’anno con un calo di oltre il 10%. L’economia del Paese sudamericano sta vivendo un momento complesso. Secondo l’Ispi, infatti, il tasso d’inflazione dovrebbe essere alla fine del 2021 intorno al 10%. Se i Paesi occidentali iniziassero una politica di aumento dei tassi, gli investitori esteri potrebbero scegliere di abbandonare il Brasile creando ulteriori pressioni.