Economia
Borse incerte in attesa della riunione della Fed. Milano chiude in calo: -1,2%, corrono Tim e Stellantis
I mercati sono cauti sulla traiettoria dei tassi a lungo termine della banca centrale Usa, poiché l'inflazione rimane su livelli elevati e rischia di riprendere ad aumentare
Borse incerte in attesa della riunione della Fed. Milano chiude in calo: -1,2%, corrono Tim e Stellantis
Le Borse europee chiudono in rosso, con le banche e i titoli oil che pesano sull'andamento delle piazze finanziarie alla vigilia della riunione della Federal Reserve. A Milano, il Ftse Mib ha ampliato le perdite durante la giornata, concludendo la seduta con un calo dell'1,22%, risultando così il peggior indice del Vecchio Continente. Le altre borse europee sono riuscite a limitare le perdite.
In una giornata caratterizzata dalla scarsa volatilità, l'attenzione si è concentrata principalmente sulla riunione della Fed di domani, con un taglio dei tassi di 25 punti base ormai considerato certo dagli investitori. Nonostante il dato migliore delle attese sulle vendite al dettaglio negli Stati Uniti a novembre, gli esperti di Bmo Capital Markets osservano che ciò non cambia le aspettative, anche se persiste l'idea che il presidente Jerome Powell potrebbe preparare il mercato a una pausa nel processo di abbassamento dei tassi di interesse all'inizio del 2025, considerando anche gli effetti dell'inflazione legata alle politiche economiche dell'ex presidente Trump.
Sul fronte azionario, i titoli bancari hanno registrato forti ribassi, con Unipol (-2,15%) e Bper (-2,73%) tra i peggiori. Tim (-0,36%) ha corretto dopo il rialzo della vigilia. I timori riguardo alla domanda di petrolio in Cina hanno ulteriormente abbassato i prezzi delle materie prime, con il Wti scivolato del 2,3% a 69,2 dollari e il Brent in calo dell'1,6% a 72,7 dollari, penalizzando i titoli del settore energetico. Tra questi, Eni ha subito una flessione significativa, chiudendo a -2,41% dopo aver toccato un calo iniziale superiore al 5%, mentre Saipem ha perso il 2,12%. In controtendenza, il titolo di St (+0,43%) ha mostrato una leggera resistenza.
Sul mercato valutario, l'euro si è mantenuto stabile a 1,49 dollari, invariato rispetto alla chiusura di ieri. Lo yen ha ceduto leggermente, scambiando a 153,2 sul dollaro (da 153,6), mentre il cambio con l'euro è sceso a 161,23 (da 161,71). Il gas naturale ad Amsterdam ha visto un aumento del 3,9%, raggiungendo i 41,8 euro al MWh. Il Bitcoin ha mantenuto la sua posizione sopra i 106.000 dollari, chiudendo a 106.491.