Economia
Brooks Brothers, bancarotta in settimana. Tsunami Covid sul Del Vecchio jr

Le celebri camice Oxford preferite dai finanzieri di Wall Street
Un triste epilogo che era atteso per fine luglio ma che fino a qualche settimana fa non era ancora stato scritto definitivamente. E invece, secondo quanto ha appena anticipato Fox News, lo storico marchio di abbigliamento Brooks Brothers, sull'orlo della bancarotta, potrebbe portare i libri in tribunale già questa settimana.
Dopo che Claudio del Vecchio, il primogenito 63enne del secondo uomo più ricco d'italia e fondatore dell'impero Luxottica, aveva dato mandato alla banca PJ Salomon di studiare nuove opzioni, come la vendita del gruppo o una pesante ristrutturazione, la società di private equity Solitaire Partner sta trattando su una possibile offerta per il gruppo, dopo il ricorso al "Chapter 11".
Brooks Brothers è stata fondata da Henry Sands Brooks a Manhattan nel 1818, capi esclusivi che oltre ai finanzieri di Wall Street hanno avuto estimatori numerosi presidenti americani a cominciare da Herbert Hoover, Chester Arthur, Franklin Roosevelt, John F. Kennedy, Richard Nixon, Gerald Ford, George H. W. Bush, Bill Clinton e Barack Obama. Lo stesso Franklin Roosevelt scelse un mantello con colletto Brooks Brothers e l’immancabile fedora alla Conferenza di Yalta nel 1945.
Nel 1988 è stata rilevata dall'inglese Marks & Spencer che nel 2011 l'ha ceduta a Retail Brand Alliance (Rba) che ha cambiato nome in The Brooks Brothers Group. Il tentativo di cessione è iniziato già lo scorso anno quando il brand ha cominciato a fare i conti con la rivoluzione in atto nel mondo della moda. A cominciare da Wall Street dove l'abbigliamento casual, usato non solo il venerdì, ha impattato sui ricavi prima trainati dalla richiesta dei businessmen per capi impeccabili dall'assoluta eleganza.
Il boom dell'online e la pandemia di coronavirus che ha fatto esplodere lo smart working e le riunioni su zoom e annullato i matrimoni hanno dato il colpo di grazia. Secondo Fox, infatti, lo stesso Del Vecchio ha avvertito i possibili acquirenti del ricorso al Chapter 11 con la situazione finanziaria aggravata dal coronavirus.
Quest'anno il bilancio dovrebbe registrare perdite per 69 milioni di euro e i conti, secondo le stime, potrebbero rivedere l'utile soltanto a fine 2022. Dopo aver chiesto un prestito a Gordon Brothers per 20 milioni di dollari per gestire l'emergenza, Brooks Brothers ha messo in cassa integrazione l'80% dei dipendenti, inviando il preavviso obbligatorio in vista di chiusure di fabbriche o di licenziamenti di massa.