Economia
Cdp, 2,8 mld di utili (+1%). Raccolta postale record. 39 mld mobilitati
Record nella raccolta netta postale a 275 miliardi, 39 miliardi di risorse mobilitate. Il Ceo Palermo: "Nell'anno Covid sostegno a oltre 100 mila imprese"
Cassa Depositi e Prestiti chiude il 2020 con un utile della capogruppo di 2,8 miliardi, in crescita dell'1% rispetto al 2019 e un risultato di gruppo, considerando solo il perimetro delle società soggette a direzione e coordinamento, di 2,5 miliardi (+25%). A livello di bilancio consolidato, invece, l'utile scende del 66% a 1,2 miliardi principalmente per la valutazione a patrimonio netto di Eni (-2,5 miliardi di euro nel 2020). La major petrolifera, di cui Cdp detiene il 25,76%, ha infatti risentito lo scorso anno delle basse quotazioni del greggio e del lockdown generalizzato che ha drasticamente ridotto la domanda petrolifera globale. Eni incide anche sui dividendi della Cassa, che si attestano a 1,1 miliardi di euro e mostrano una flessione del 23,5% rispetto al 2019.
In Via Goito il primo bilancio integrato di gruppo con il nuovo ruolo della sostenibilità nel modello di business e operativo per favorire il raggiungimento degli obiettivi 2030 dell’Onu. Come? Integrando pienamente la sostenibilità nella governance e nell’organizzazione, introducendo principi di sostenibilità nelle scelte di business e operative e realizzando progetti interni volti a favorire comportamenti virtuosi e responsabili da parte di tutti i dipendenti Cdp. |
Il bilancio mostra una crescita del risparmio postale del 4% che raggiunge i 275 miliardi con una raccolta netta che registra un record dal 2013. Nel 2020 le risorse mobilitate da Cdp sono ammontate a circa 39 miliardi "a beneficio di imprese, infrastrutture e Pubblica Amministrazione e Cooperazione internazionale, in significativa crescita, anche in risposta all'emergenza Covid-19".
"Il risultato in crescita di Cdp Spa è riconducibile al miglioramento dello spread tra attività fruttifere e passività onerose ed alle strategie attivate per la gestione del rischio tasso, che hanno più che compensato la riduzione dei dividendi dalle partecipate e la rettifica di valore su una rilevante esposizione creditizia", si legge nella nota della società di via Goito guidata da Fabrizio Palermo.
Il margine di interesse cresce a 2,1 miliardi per il miglioramento dello spread tra attività e passività, i dividendi calano a 1,1 miliardi soprattutto per cedola più magra pagata da Eni. Il costo del rischio cresce a 300 milioni per la rettifica "su una rilevante esposizione creditizia (anteriormente alla crisi Covid) e al generale peggioramento del contesto economico per effetto della crisi sanitaria".
Le spese del personale e amministrative si salgono a 200 milioni per la prosecuzione del piano di rafforzamento dell'organico. Il cost/income si conferma al 5% in linea con il 2019. Il totale attivo risulta pari a 410 miliardi (+6%) ed è costituito principalmente da disponibilità liquide e altri impieghi di tesoreria per 183 miliardi, crediti per 107 miliardi, titoli di debito per 74 miliardi e partecipazioni e fondi per 35,6 miliardi. Cassa Depositi e prestiti lo scorso anno ha rilanciato la raccolta postale anche grazie al canale online.
La società di via Goito segnala un balzo di 6 miliardi nella raccolta "anche grazie alle iniziative lanciate nel corso dell'anno in termini di nuovi prodotti e servizi digitali, che hanno consentito una forte crescita delle vendite sul canale online (+75% rispetto al 2019). In crescita anche la raccolta da banche e clientela, pari a 83 miliardi (+16%), che si è rafforzata con l'obiettivo di proseguire il percorso di diversificazione delle fonti di provvista e supportare gli impieghi. La raccolta obbligazionaria, pari a 21 miliardi (+8%), ha confermato il ruolo preminente di Cdp in Italia nella finanza sostenibile attraverso 3 nuove emissioni social per complessivi 2,5 miliardi".
Il patrimonio netto ammonta a 25,5 miliardi in crescita del 2% rispetto al 2019. Cdp, nel dettaglio, l'anno scorso ha mobilitato 13,5 miliardi a favore dei piani di crescita e di sviluppo delle imprese italiane, anche mediante il lancio di iniziative straordinarie in risposta all'emergenza Covid; 7,9 miliardi a sostegno di infrastrutture, pubblica amministrazione e territorio; 400 milioni alla cooperazione internazionale, facendo leva sia su risorse proprie che di terzi.
Nell'anno della pandemia, a sostegno dell'economia italiana, la Cassa "ha mobilitato 39 miliardi, supportando oltre 100.000 imprese e 50 progetti infrastrutturali grazie a un servizio di consulenza tecnica e finanziaria per gli enti locali. Risultati resi possibili dalla crescita del risparmio postale e dalle nuove emissioni sui mercati finanziari, dove è stata consolidata la leadership in Italia nella finanza sostenibile, con emissioni per 2,5 miliardi ispirate a criteri Esg", ha commentato Palermo.
Per il presidente Giovanni Gorno Tempini, invece, il gruppo ha promosso "la nascita di campioni europei nei settori strategici dell'economia nazionale, raggiungendo gli obiettivi previsti dal piano industriale. La solidita' di bilancio, insieme alla fiducia dei risparmiatori postali, ci ha permesso di potenziare il nostro ruolo di volano per lo sviluppo sostenibile del Paese".