Economia
Cdp-Intesa, best practice pubblico-privato. I limiti di un modello vincente
La Cassa e Ca’ de Sass hanno sperimentato un tandem che riassume al meglio le sinergie pubblico-private. Ma non può essere il solo. Ecco perché
L’Italia riparte e lo fa anche ricorrendo all’accoppiata Intesa-Cdp. Un tandem che negli ultimi tempi si è rivelato vincente in numerose operazioni. Le ultime: Borsa Italiana, sfilata al London Stock Exchange e riportata nel nostro Paese grazie alla cordata con Euronext e l’accelerazione sui pagamenti digitali creando il colosso Nexi-Sia proprio alla staffetta fra il gruppo bancario guidato da Carlo Messina e la Cassa di Fabrizio Palermo. Prima ancora il bocchettone aperto in piena tempesta Covid con il finanziamento di oltre sei miliardi di Intesa a Fca, con garanzia Sace che è controllata al 100% dal braccio armato del Tesoro che gestisce 271 miliardi di risparmio postale degli italiani.
C’è una convinzione a monte, scrive oggi L'Economia del Corriere e cioè che pubblico e privato devono necessariamente andare di pari passo se si vuole risollevare una situazione che più difficile di così non poteva essere. L’asse è nato, spiega il quotidiano di via Solferino, circa un anno fa, quando Salini-Impregilo (ora WeBuild) si è fatta promotrice di Progetto Italia, l’ambizioso sogno di creare in Italia un campione delle Infrastrutture. Progetto del quale lo stesso tandem Cdp-Intesa era parte integrante.
Ora, il modello funziona. Ma non può funzionare sempre e soprattutto erga omnes, spiega lo stesso quotidiano. Cassa Depositi e Prestiti ha oggi tanti fronti aperti, di mezzo c’è anche Open Fiber, la rete interne ultra-veloce unica, passando per l'ex Ilva e Alitalia. E, si fa notare, un’azienda per essere ben gestita ha bisogno di una missione ben definita e di competenze manageriali e anche avendole, è noto che i conglomerati finanziari faticano a funzionare perché il management non è in grado di seguire tutte le diverse attività o peggio ancora rischia di subire le pressioni del politico di turno. Ecco perchè il raggio di azione di Cassa non è infinito.
Da parte sua, invece, Intesa-Sanpaolo deve sottostare a regole del gioco diverse, essendo una banca commerciale e con il limite dell'assorbimento di capitale non può moltiplicare le proprie partecipazioni azionarie. Ecco perché oggi più che mai il Paese ha bisogno di simili modelli e sinergie, con altre grandi banche che promuovano la nascita di nuovi campioni nazionali. Bussare a Via Goito e a Ca' de Sass per chiedere la ricetta.