Economia

Che fine hanno fatto i trattori? La protesta si affievolisce ma non è morta

di Redazione Economia

Solo poche associazioni hanno ancora presidi sulle strade mentre le grandi sigle sindacali pressano Bruxelles

Protesta dei trattori, meno mezzi sulle strade. L'Italia chiederà al Consiglio Ue una moratoria dei debiti delle imprese. Il Parlamento Ue studia come semplificare la Pac dal 2025

La protesta dei trattori si sta affievolendo. Molte delle richieste degli agricoltori sono stati infatti accolte. La Commissione agricola del Parlamento europeo ha infatti dato l'ok per una procedura d'urgenza legislativa che porterà all'approvazione di un pacchetto di semplificazioni sulla Pac a partire da gennaio 2025. L'approvazione dovrebbe arrivare entro aprile.

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Come ha reso noto l'europarlamentare Paolo De Castro, si discuterà di norme di condizionalità in base alle condizioni agronomiche e ambientali. Nelle aree non produttive gli agricoltori non saranno più obbligati a lasciarne una parte incolta ma potranno scegliere se lasciarle così come sono o aggiungere elementi paesaggistici come siepi o alberi a fronte di un sostegno finanziamento dall'Ue.

Le aziende agricolre sono i 10 ettari saranno poi esentate da controlli e sanzioni rispetto ai requisiti di condizionalità. Si parla anche di un osservatorio dei costi di produzione, dei margini e delle pratiche commerciali per la catena agroalimentare.

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Nel frattempo, come riporta Gambero Rosso, la premier Giorgia Meloni in attesa del prossimo Consiglio dell'Ue ha annunciato che chiederà a Bruxelles di estendere il Quadro temporaneo per gli aiuti di Stato con un incremento del regime de minimis e una moratoria dei debiti delle aziende agricole. Questa era una delle richieste in cima alla lista delle priorità per il movimento dei trattori. La premier ritiene infatti che si debbano semplificare al massimo le procedure ed eliminare "con effetto retroattivo l'obbligo di messa a riposo del 4% dei terreni e l'obbligo di rotazione delle colture, che limiterebbe in maniera sensibile la produttività delle nostre imprese".

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Cortei e blocchi sono decisamente dominuiti rispetto a febbraio. I Comitati riuniti agricoli (Cra) continuano i presidi sulle strade, con conseguenti disagi per gli automobilisti, come nel caso di Orte (17 marzo) oltre a manifestazioni come quella di Palermo (22 marzo). Altre associazioni invece hanno ammorbidito i toni. Ad esempio, il Coordinamento agricoltori e pescatori italiani ha scelto di spostare i trattori sulla via Nomentana, a Roma, a Torre di Pietra. Resta invece alta l'attenzione da parte delle grandi organizzazioni sindacali come Confagricoltura, che porterà al sua giunta esecutiva a Bruxelles il 21 marzo. Stesso discorso per Coldiretti che giovedì ha in programma un incontro tra il presidente Ettore Prandini e il Commissario Ue all’Agricoltura, Janusz Wojciechowski.