Citi, JP Morgan e Wells Fargo battono il mercato. WS vola
Wall Street sale grazie alle trimestrali superiori alle attese di JP Morgan, Citigroup e Wells Fargo e ai buoni dati macro
Sentiment positivo a Wall Street. I dati macro Usa sono buoni, quelli cinesi di stanotte, dopo il crollo dell'export di ieri, sono stati positivi e le trimestrali bancarie hanno battuto le attese del consenso. Il Dow Jones sale dello 0,82%, l'S&P 500 dello 0,64% e il Nasdaq Composite dello 0,67%. Debole il petrolio: il Brent scende dello 0,35% a 51,85 dollari al barile e il Wti dello 0,02% a 50,43 usd. Per quanto riguarda i numeri macro Usa, le vendite al dettaglio negli Usa sono rimbalzate dello 0,6% su base mensile a settembre, battendo il consenso degli economisti che avevano previsto un incremento dello 0,4%.
Escludendo la componente auto, le vendite sono salite dello 0,5%, anche in questo caso al di sopra delle attese (+0,4%). Inoltre il dato sulle vendite al dettaglio del mese di agosto e' stato rivisto al rialzo dal -0,3% al -0,2% e quello ex auto al ribasso dal -0,1% al -0,2%. Inoltre i prezzi alla produzione per la domanda finale sono saliti dello 0,3% a livello mensile a settembre (confermata la lettura invariata di agosto), in linea al consenso degli economisti. Quelli core sono cresciuti dello 0,2%, in questo caso al di sopra delle attese (+0,1% m/m), e quelli per consumi personali sono aumentati dello 0,3% m/m. La lettura positiva dei dati macroeconomici Usa confermano che i consumi danno il contributo principale alla crescita economica dopo che le vendite al dettaglio a settembre sono rimbalzate dello 0,6% su base mensile.
Per il terzo trimestre l'economista si aspetta una crescita dei consumi del 2,8%, comunque inferiore al 4% del secondo trimestre. Nel frattempo i verbali della riunione del Fomc di settembre hanno confermato la profonda spaccatura all'interno del Comitato sui rischi associati a rialzi dei tassi e la difficolta' a trovare un consenso sulla politica monetaria, sostengono gli economisti di Intesa Sanpaolo, spiegando che "la decisione di mantenere i tassi fermi a settembre, orchestrata probabilmente dai centristi del board guidati da Yellen, appare un compromesso che prelude a un rialzo relativamente presto".
Gli esperti prevedono quindi che, "anche sulla scia di dati generalmente favorevoli, il Fomc alzi i tassi di 25 punti base a dicembre e apra un'altra pausa di riflessione". Sul fronte trimestrali Jp Morgan Chase&Co. (+1,37%) ha chiuso il terzo trimestre con profitti in calo a causa del contesto di bassi tassi di interesse e della volatilita' dei mercati ma ha comunque battuto le attese di Wall Street. Anche Citigroup (+2,72% nel premercato) ha archiviato il terzo trimestre con ricavi e profitti in contrazione, ma al pari di Jp Morgan ha fatto meglio di quanto paventato dagli analisti di Wall Street. Infine Wells Fargo&Co. (+0,22%) non ha deluso il mercato con i risultati del terzo trimestre pur subendo un calo dei profitti. Sul valutario il cambio euro/usd ha aggiornato il minimo intraday a 1,0995 dopo i buoni dati Usa ma e' ora tornato a 1,1015. Sull'obbligazionario il rendimento del Treasury biennale e' stabile allo 0,83% e quello del decennale e' in rialzo all'1,77%.