Confimprese contro proposta M5S di chiusure domenicali dei negozi
Confimprese critica la proposta del M5S di 40 chiusure dei negozi la domenica. Rischio di perdita 400mila posti di lavoro nel retail
Proposta di M5S di chiusura domenicale dei negozi: grave danno all'economia secondo Confimprese
Secondo le analisi di Confimprese, la situazione è sempre più allarmante nel settore retail per la proposta del Movimento 5 Stelle di 40 chiusure domenicali e festive dei negozi. Il messaggio è chiaro: se dovesse diventare legge, alle imprese non resterebbe che licenziare, in tempi rapidi. Per non lasciare sul terreno perdite di fatturati e marginalità.
Le dichiarazioni di Mario Resca, presidente di Confimprese sulla proposta del M5S di chiusura dei negozi
«Su 52 domeniche i negozi potranno restare aperti solo 12 festività all’anno – afferma Mario Resca, presidente Confimprese –. Le aziende saranno costrette a licenziare, l’intero comparto perderà 400mila posti di lavoro e il 10% del fatturato. Significherebbe quindi perdere il 15% della forza lavoro in un Paese che ha un tasso di disoccupazione dell’11%, con un Pil in forte rallentamento nel secondo trimestre e un futuro delle famiglie molto incerto».
Come decidere quali città turistiche potranno tenere aperti i negozi?
Problematica anche la decisione di quali siano le città turistiche che potranno tenere aperti i negozi. L’Italia è un museo a cielo aperto, detiene il record mondiale di siti Unesco, è meta di turismo culturale, enogastronomico e di business. Il turismo gode di ottima salute, ma i turisti arriveranno nelle nostre città e troveranno i negozi serrati.
«Quali sono i criteri – chiede Resca – per stabilire le città a vocazione turistica? Il nostro Paese è tutto una meta turistica e noi, oltre che i posti di lavoro, vogliamo perdere anche i servizi e i consumi? Gli acquisti non sono di necessità ma di impulso, la gente consuma se ne ha l’opportunità, ma se i negozi sono chiusi rinuncia e non compra».