Economia

Confindustria, anche Vicenza vota per Bonomi. Mattioli e Pasini senza il 20%

Andrea Deugeni

L'elezione del vertice. Rumor sulle vicepresidenze

Carlo Bonomi conquista anche il voto di Assindustria Vicenza. Secondo quanto risulta ad Affaritaliani.it, il presidente di Assolombarda candidato alla presidenza della Confindustria ha ricevuto ieri sera l’endorsement della territoriale guidata da Luciano Vescovi che ha riunito i propri organi associativi (dopo aver rinviato la riunione prima in calendario al 24 febbraio per lo scoppio dell’emergenza coronavirus).

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Carlo Bonomi

L’appoggio della territoriale berica, una delle province motore del Veneto, è un voto importante perché assieme a quello di Verona (gli scaligeri non si sono però ancora espressi) era l’unico ancora in forse per quanto riguarda l’avanzata nordestina del presidente di Assolombarda. Vicenza e Verona, infatti, erano date da Radio Confindustria come schierate invece sugli sfidanti Licia Mattioli e Giuseppe Pasini

A questo punto Bonomi può contare sulle preferenze degli imprenditori di Venezia-Rovigo, di quelli della corazzata Veneto-Centro (Treviso più Padova) e degli industriali di Vicenza. In sostanza, quasi tutto il Veneto che riunirà gli organi della Confindustria regionale venerdì (per prendere atto della situazione). 

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Licia Mattioli

Quello che colpisce, secondo quanto rivelano ad Affaritaliani più fonti ben informate dei fatti, è che a poco più di 20 giorni dal voto (il 26 marzo) di designazione del nuovo presidente da parte del Consiglio generale (179 elettori) gli altri due sfidanti non hanno ancora raggiunto il requisito minimo del 20% dei voti assembleari. Una soglia che consente agli autocandidati di essere ammessi immediatamente al voto finale dell’ex Giunta di Viale dell’Astronomia.



La vicepresidente di Confindustria Licia Mattioli (data in crescita) e quello di Unindustria Brescia Giuseppe Pasini proseguono decisi nel voler attendere il responso dei saggi (che domani saranno a Torino per proseguire nelle consultazioni), responso finale sulla mappa generale del consenso che arriverà il 9 marzo, ma al momento Bonomi pare molto avanti. 



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Giuseppe Pasini

Mr Assolombarda, infatti, sembra contare anche sull’appoggio di metà dell’Emilia Romagna: Confindustria Romagna (Rimini e Ravenna), Parma, Piacenza e alcuni voti nella consistente (in quanto a schede) Confindustria Emilia-Centro (Bologna, Ferrara e Modena), dove alcuni indecisi fra cui Valter Caiumi e Maurizio Marchesini, spiegano gli osservatori delle dinamiche di Viale dell’Astronomia, potrebbero a breve uniformarsi al sentiment generale per non rimanere fuori dai futuri giochi dello spoil system confindustriale. 

Intanto, mentre proseguono le audizioni dei runner nel Sistema (ieri in Federchimica; oggi la Mattioli è stata in Confindustria Sicilia che nei prossimi giorni audirà gli altri due; giovedì, alla vigilia dell’assemblea, gli industriali di UniLazio saranno a pranzo con Pasini e a cena con Mattioli), iniziano a fioccare i rumors sulla composizione della squadra di vicepresidenti di Bonomi. 

Se Mr Assolombarda confermerà il vantaggio della vigilia, anche in caso di alleanza fra Mattioli e Pasini, molti scommettono che in Viale dell’Astronomia arriveranno il presidente di Confindustria Campania Vito Grassi (con delega al Mezzogiorno), la trevigiana Maria Cristina Piovesana, il varesino Giovanni Brugnoli (con delega all’Organizzazione ora già nella squadra di Boccia), il pordenonese Michelangelo Agrusti, il romano Aurelio Regina e il direttore di Unindustria Varese Vittorio Gandini con una delega speciale all’Organizzazione della struttura. Al varesino (nel ruolo di vicedirettore generale) spetterebbe il compito di ideare fattivamente quella discontinuità nella confederazione tanto promessa agli associati da Bonomi.

@andreadeugeni