Economia

Conflitto d’interessi a RomaTre, finisce a carte bollate la nomina di Parrotto

di Fausto Rossi

Riflettori ancora accesi sul neoconsigliere d’amministrazione dell’ateneo, Ruggero Parrotto: la sua nomina, come previsto, finirà a carte bollate. Ecco perchè

Parrotto fuori da RomaTre, pesano i suoi rapporti professionali con il rettore Massimiliano Fiorucci. Rumors

C’è un edificio della Capitale che si sta letteralmente surriscaldando. Se la temperatura, a Roma, è superiore ai 40 gradi, quella nei corridoi dell’università Roma Tre è ormai rovente, insopportabile. Ma qui il clima e la meteorologia c’entrano poco. La situazione sta diventando caldissima, forse incandescente, per gli strascichi velenosi dell’ultimo senato accademico. La vicenda sotto i riflettori è quella che riguarda il neoconsigliere d’amministrazione dell’ateneo romano, Ruggero Parrotto: perché, come prevedibile, il suo tormentato ingresso nel board dell’università finirà a carte bollate. Insomma, quello che questa testata aveva previsto si sta puntualmente verificando.

Esperti legali, infatti, come riferiscono fonti ben informate, da alcuni giorni stanno studiando il fascicolo e la conclusione alla quale stanno arrivando è che la nomina, deliberata venerdì scorso dal massimo organo di RomaTre, potrebbe essere annullata. La formalizzazione del pesante atto d’accusa contro Parrotto potrebbe arrivare a ore, ma è possibile mettere insieme i pezzi del puzzle legale nel quale sono finiti sia il curriculum del neoconsigliere d’amministrazione sia il codice etico dell’ateneo: dalle carte emerge l’incompatibilità con RomaTre dell’ex direttore generale dell’ospedale Bambino Gesù. 

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