Economia

Conflitto d’interessi a RomaTre, finisce a carte bollate la nomina di Parrotto

di Fausto Rossi

Riflettori ancora accesi sul neoconsigliere d’amministrazione dell’ateneo, Ruggero Parrotto: la sua nomina, come previsto, finirà a carte bollate. Ecco perchè

Pesano, in particolare, i suoi rapporti professionali con il rettore, Massimiliano Fiorucci, che lo ha fortemente sponsorizzato durante la votazione, spaccando la maggioranza: Parrotto è presidente di una società che si occupa di varie attività culturali, Ikairos, e avrebbe curato, tra altro, la presentazione di un libro del rettore di RomaTre. Non solo. L’ex manager del nosocomio pediatrico di Roma, allontanato dal Vaticano per una serie di dubbi riguardanti la gestione immobiliare e gli incarichi per la formazione, risulta ancora sul sito dell’università Tor Vergata, tra i docenti incaricati di insegnamento.

Gli estremi del «conflitto di interessi» e della «incompatibilità», stando a vari articoli e codicilli dello statuto di RomaTre oltre che del codice etico, sembrano clamorosi, al punto che la delibera potrebbe essere annullata in autotutela, lasciando al diretto interessato la possibilità di «difendersi» e chiarire, laddove possibile. 

Di là da come andrà a finire la vicenda, restano gli interrogativi che su questa testata abbiamo già posto: come mai Fiorucci, nonostante le carte e i rischi, non ha fatto un passo indietro, preferendo qualcun altro come membro del cda di RomaTre?