Economia
Consob, la rivolta contro il presidente Paolo Savona: "Gestione arrogante"
Scatta lo sciopero con adesioni al 50%. Le sette sigle sindacali chiedono "un segnale forte di cambiamento"
Consob, scoppia il caso Paolo Savona. Dipendenti in rivolta col presidente
Nel mirino della Consob è finito stavolta il presidente Paolo Savona, a metterlo sotto accusa sono stati proprio i suoi dipendenti. Le sette sigle sindacali interne criticano - si legge su Repubblica - "la gestione arrogante" del presidente chiedendo un cambio di rotta. Il segnale concreto che le cose non funzionano in azienda è arrivato dallo sciopero di ieri, i primi dati ufficiosi stimano "un segnale forte" dei 650 dipendenti, con adesioni che hanno superato il 50%.
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I dipendenti della Consob chiedono una modifica dei comportamenti e della gestione del gruppo al presidente Paolo Savona, l’economista sardo già ministro per gli affari europei del primo governo Conte e poi incaricato nel marzo 2019 all’authority che controlla i mercati e la Borsa. Le accuse che vengono mosse al presidente sono di "gestione verticistica e politica dell’Autorità".