Consob, Nava presenta le dimissioni. Commissione in riunione d'emergenza
Dopo il pressing di M5S e Lega - che dura da molti mesi - per le polemiche sull'inquadramento amministrativo del neo presidente della Consob, Nava si è dimesso
Mario Nava getta la spugna. Dopo il pressing di M5S e Lega, con atti concreti anche in Parlamento, il presidente della Consob, nominato dal governo Gentiloni, ha presentato le dimissioni. Lo scrive il sito Sole24Ore.com. Il collegio dell'Authority che vigila sul mercato è stato convocato per una riunione d'urgenza per deliberare sulle dimissioni del presidente. Il collegio potrebbe prendere atto delle dimissioni, come chiedere a Nava di rivedere la decisione, rinunciando al comando e optando per l'aspettativa che eliminerebbe ogni dubbio sulla incompatibilità rispetto al ruolo di presidente della Consob.
Dopo che il funzionario europeo aveva optato per l'istituto del "comando" per ragioni di servizio concesso dalla Commissione europea per ricoprire il suo ruolo di successore di Giuseppe Vegas, erano scattate le pressioni della maggioranza di governo affinché mettesse in regola la sua posizione. In base alle regole comunitarie il dirigente Ue in “comando” mantiene privilegi e immunità rispetto alla giurisdizione nazionale, deve riferire due volte al mese sull’operato all’amministrazione che lo ha comandato ed è remunerato da questa: la Consob versa alla Commissione ogni mese lo stipendio, che Bruxelles gira poi al presidente Nava con una tassazione limitata al 7% (contro il 40% circa nazionale).
Ieri, i parlamentari pentastellati sono tornati di nuovo in pressing chiedendo a Nava di dimettersi con "un gesto di sensibilità istituzionale", in caso di mancato scioglimento dei legami del presidente Consob con Bruxelles.
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