Economia

Conte chiude la conferenza ISPI: "Ci guida un nuovo umanesimo"

Il Premier è intervenuto alla conferenza organizzata nell’ambito dell’Osservatorio Geoeconomia copromosso da ISPI e Intesa Sanpaolo in collaborazione con Sace

ISPI: "L’Italia nei nuovi equilibri economici globali: quale interesse nazionale?". Il Premier Conte è intervenuto a chiusura della conferenza a Palazzo Clerici: "Mettiamo le persone al centro delle attività economiche e finanziarie".

"Le nostre posizioni - ha detto Conte - sono ispirate alla profonda convinzione che l’apertura globale dei mercati e il progresso tecnologico, la maggior integrazione delle attività economiche e finanziarie siano mezzi volti a migliorare la qualità della vita delle persone e non fini. Riteniamo che sia venuto il momento di mettere le persone al centro dello sviluppo economico nazionale, europeo e mondiale. Questa visione innovativa che vorrei definire “nuovo umanesimo” guida le nostre scelte. Questo Governo intende concretizzare i principi di legittimità, credibilità e trasparenza. Le sfide che abbiamo davanti sono complesse e ambiziose ma siamo determinati a raggiungere gli obiettivi che il popolo italiano ci chiede di realizzare”.

VIDEO - Il Premier Conte chiude la conferenza ISPI

Gli eventi internazionali più recenti rendono evidente la fine dell’ordine liberale occidentale, alla base di decenni di rapida globalizzazione. Come si colloca l'Italia in questo contesto e qual è l'interesse nazionale? Quale strategia adottare, in particolare, nell’ambito dell’Unione Europea, anche alla luce delle prossime elezioni?

Giampiero Massolo (Presidente ISPI) ha dichiarato ad Affaritaliani.it: “L’Italia deve dare risposte concrete alle esigenze di prospettiva di crescita, di sicurezza, dei propri cittadini e questo lo può fare perseguendo un’accurata politica di alleanze e dandosi obiettivi concreti realistici. Lo può fare all’interno dell’Europa, lo può fare sviluppando partnership con Paesi del mondo su condizioni di parità e con eque condizioni di interscambio. Io credo che questo sia possibile. Stare in Europa indubbiamente ci rafforza perché ci pone in una posizione di maggiore autorevolezza, con maggiore potenza nei confronti del resto del mondo. Questo non ci solleva dalla necessità di sviluppare anche al nostro interno un sistema Paese solido e mettere le nostre aziende nelle condizioni di poter competere al meglio. La buona politica così come la buona impresa credo che attirino la fiducia dei cittadini. In un’epoca così fluida, dove le regole vanno tutte reinterpretate io credo che serva uno sforzo di responsabilità collettiva. Lo sguardo di ISPI è uno sguardo realista: ci sono dei segnali incoraggianti. Coltiviamoli”

VIDEO - Massolo (ISPI): "Italia deve perseguire un'accorta politica di alleanze"

Michele Geraci (Sottosegretario allo Sviluppo Economico) ha detto ad Affaritaliani.it: "L’Italia è un Paese dotato di grandi e piccole-medie imprese, che esportano in tutti in Paesi del mondo. Questi ultimi sono egualmente nostri “amici” quando si tratta di vendere i nostri prodotti all’estero, cosa che stiamo realizzando con successo. Attendiamo i risultati delle prossime elezioni europee: noi siamo sovranisti, dunque chiediamo che l’interesse per gli italiani venga prima di tutto e cerchiamo di portare avanti politiche a difesa del Made in Italy e dell’interesse dell’Italia. Ci batteremo per evitare che l’Italia perda il suo know-how".

VIDEO - Sottosegretario Geraci: "Porteremo avanti politiche a difesa del made in Italy"

Il posizionamento dell’Italia nell’economia globale

Beniamino Quintieri (Presidente Sace) ha detto ad Affaritaliani.it: “In un quadro problematico come quello dell’economia mondiale oggi con diversi potenziai focolai di crisi ci sono delle opportunità. La capacità delle imprese di andare a collocarsi e intercettare la domanda è un fattore importante e in questo le imprese italiane sono riuscire molto bene negli ultimi anni. Le nostre esportazioni sono cresciute a un ritmo più che soddisfacente permettendo al nostro Pil di recuperare i punti che aveva perso durante la crisi. Gli interessi italiani in un contesto europeo nel quale ci si avvicina alle elezioni devono essere sicuramente quelli di tutelare l’euro che è stato un bene per il nostro Pese. Il mercato unico è importante: noi esportiamo forma un miliardo al giorno verso l’unione europea quindi il completamento del mercato unico deve essere un obiettivo da continuare a perseguire nei prossimi anni, rifacendoci anche agli obiettivi di Lisbona per affrontare la sfida che Stati Uniti e Cina stanno ponendo alle imprese italiane. Per quando riguarda gli accordi commerciali credo che a fronte di Paesi come gli Stati Uniti che minacciano guerre commerciali l’unione europea deve continuare a perseguire accordi di libero scambio. L’apertura di nuovi mercati ha favorito molto le imprese italiane. Questo è un potenziale che deve essere colto”.

VIDEO - Quintieri (Sace): "Euro, un bene per l'Italia"

L'interesse nazionale nei nuovi equilibri economici globali

Letizia Moratti (Presidente UBI Banca) ha dichiarato ad Affaritaliani.it: "L’Italia è il terzo produttore industriale in Europa ed il secondo per importazione. È un Paese che ha dato e continua a dare un contributo importante per la crescita, seppur allentata, di questo continente, e deve guardare ad esso con attenzione, per essere sempre più interconnesso con gli altri Paesi europei. Vi è il bisogno di un’Europa rigenerata nelle proprie modalità di ascolto delle esigenze dei cittadini, che sia però un ancoraggio fondamentale per essi. Le banche hanno un ruolo fondamentale per la crescita delle imprese e per la tutela dei patrimoni delle famiglie, in un momento in cui vi è un’esigenza crescente di attenzioni che derivano da condizioni sociali delicate, le quali, per essere affrontate, hanno necessità di avere nuovi strumenti. In questo, le banche possono contribuire".

VIDEO - Mortatti (UBI): "Nessun Paese può vivere isolato"

Patrizia Grieco (Presidente Enel) ha detto ad Affaritaliani.it: “anche senza voler considerare l’Europa come una comunità di valori, cosa bella quale io profondamente credo, l’Europa costituisce uno dei più grandi mercati al mondo, se non il più grande con 500 milioni di clienti abbienti. L’Europa di per sé è una potenza, se decide di giocare unita. Il valore dell’Italia e il suo ruolo io credo sia quello di fare in modo che l’Europa giochi unita. La sensazione - rispetto alle prossime elezioni europee- è che ci saranno dei cambiamenti che però non modificheranno in modo troppo significativo rispetto al passato la politica europea. Una cosa è certa: l’Europa ha bisogno di un tagliando. Chi si insedierà in Europa deve essere consapevole di questo”.

VIDEO - Grieco (Enel): "Europa ha bisogno di un tagliando"

“La sfida che Italia ha è aumentare le dimensioni delle imprese italiane - ha detto Fabrizio Saccomanni, Vice Presidente ABI, - Il ruolo delle banche è fondamentale. Dobbiamo trovare il modo di utilizzare il sistema bancario a sostegno delle imprese favorendo fusioni e incorporazioni. La domanda globale c’e. Purtroppo le nostre imprese più piccole sono molto legate alla domanda interna. Su questo fronte c’è uno spazio enorme di iniziative possibili coniugando le scelte di Governo, sistema bancario e imprese stesse che devono uscire da una gestione troppo spesso di breve periodo e di stampo familistico”.