Economia
Conte vincente per le aziende. Ubs: tornano gli investimenti

Una partita, Giuseppe Conte, sembra averla già vinta. Ed è quella degli investimenti privati, i grandi assenti nella domanda interna, mancanza che ha contribuito non poco alla fase di sostanziale stagnazione degli ultimi cinque trimestri di governo giallo-verde. Parola di Ubs e i capitali che tornano a scommettere in una Borsa regina d'Europa e sui titoli del debito italiano, accelerando sulla normalizzazione dello spread e portando i decennali sotto il mino storico dell'1% di rendimento, mentre si allontana l’aura euroscettica della Lega dalle stanze del potere, sono lì quasi a testimoniarlo.
Mentre dal Quirinale il premier incaricato mette in cima alla lista delle priorità “una manovra economica che contrasti l'aumento dell’Iva, tuteli i risparmiatori e consenta una solida prospettiva di crescita e di sviluppo sociale”, in un report ad hoc sull’Italia firmato da Matteo Ramenghi, chief investment officer di Ubs Wm Italy, gli analisti elvetici spiegano che i mercati continueranno a gettonare i titoli del debito tricolore considerando il fatto che, nell’elaborazione del programma di governo, non sarà difficile mettere d’accordo le due agende politiche di M5S e Pd.
Il motivo? “Le priorità - scrivono da Ubs - sembrano essere sostanzialmente coerenti in molti settori, che vanno dalla politica fiscale ai rapporti dell’Italia con Bruxelles, fino al focus su un'economia verde”. Programma quindi che, al netto delle misure espansive come il taglio del cuneo presente nei desiderata di entrambi i soci di maggioranza del nuovo governo, sarà orientato a una “maggiore disciplina fiscale e a una posizione pro-Ue”.

Nonostante, come anche sottolineato da Conte al Colle dopo aver accettato l’incarico, l’economia italiana si trovi in un contesto di rallentamento globale (la Germania rischia di entrare in recessione), per gli analisti elvetici “una migliore stabilità politica (nel nostro Paese, ndr) può portare a una ripresa della spesa in conto capitale delle aziende”. Ovvero quegli investimenti che negli ultimi mesi hanno risentito dell'incertezza politica che ha influenzato i piani corporate.
Gli investitori lo sanno bene e, oltre alla galoppata al ribasso del differenziale Btp-Bund (a 160 punti) sarebbe da leggersi in questo senso il tonico 2% di Piazza Affari, dove il mercato, nonostante la telenovela Usa-Cina, sta facendo incetta di titoli industriali da mettere in portafoglio insieme a quelli bancari. Con la maglia rosa in Europa e sebbene debba recuperare il bilancio negativo del -6% eredità del governo M5S-Lega, la Borsa, anticipatrice del ciclo, fiuta la ripresa. Non c'è che dire: anche con i due miliardi circa di risparmi a regime grazie a uno spread (stime Upb) stabilmente sotto la soglia dei 200 punti, Conte parte con il piede giusto.
@andreadeugeni