Economia
Coronavirus, prestiti alle imprese:importo inferiore al 25% del fatturato 2019
I presupposti: niente distribuzione dividendi ed esposizioni deteriorate verso la propria banca al 20 febbraio 2020
Coronavirus, prestiti alle imprese:importo inferiore al 25% del fatturato 2019
L'emergenza Coronavirus ha costretto il governo a fare un maxi intervento di liquidità per evitare il fallimento delle imprese italiane. Finanziamenti garantiti grazie ad un esborso di 750 miliardi di euro. La liquidità di emergenza - si legge su Repubblica - può essere chiesta da tutte le aziende italiane, dal negoziante sotto casa alla grande impresa con fatturati rilevanti. Le aziende grandi o piccole sono bloccate, sostanzialmente da marzo: non incassano e non fanno profitti, ma devono pagare i fornitori. Va evitato assolutamente che si spezzi la catena dei pagamenti: è un po’ come il contagio e se un esercizio non paga il fornitore è possibile che il fornitore non paghi a sua volta il proprio. La liquidità è erogata dalle banche, attraverso le proprie filiali. Il commerciante, l’artigiano o l’imprenditore non deve far altro che inoltrare la richiesta al direttore della propria agenzia.
Chi deve rivolgersi a Sace e chi al Fondo? Dipende dalle dimensioni dell’azienda. La Sace - spiega Repubblica - assicura tutte le imprese più grandi. La garanzia tuttavia è alta, del 90 per cento, sotto i 5.000 dipendenti e con un fatturato sotto l’1,5 miliardi. Scende all’80 per cento tra 1 e 1,5 miliardi di fatturato e al 70 per cento oltre i 5 miliardi di fatturato. L’importo del prestito non potrà comunque superare il 25 per cento del fatturato del 2019, che corrisponde più o meno alla liquidità standard che consente la sopravvivenza dell’azienda, o il doppio del costo del personale dell’azienda. Chi vorrà beneficiare della garanzia non dovrà distribuire dividendi nei prossimi dodici mesi e dovrà finanziare attività solo in Italia. Altra condizione è che l’imprenditore non deve aver avuto già esposizioni deteriorate verso la banca al 20 febbraio 2020.