Economia

Corte Conti: in 7 regioni partecipate locali in forte perdita

In sette Regioni, e precisamente Piemonte, Umbria, Lazio, Abruzzo, Molise, Campania, Calabria e Sicilia, le perdite d'esercizio delle partecipate locali "risultano in larga misura superiori agli utili, al netto delle imposte". Lo rileva la Corte dei Conti nell'indagine svolta dalla Sezione delle autonomie della magistratura contabile. Le analisi sui risultati economici e finanziari, sui servizi affidati e sulle modalita' di affidamento hanno riguardato un insieme omogeneo di 4.935 organismi sui 7.684 risultanti al 19 giugno 2015, dei quali sono presenti a sistema i dati di bilancio relativi all'esercizio 2013.

Gli organismi operanti nell'ambito dei servizi pubblici locali sono numericamente limitati (il 35,72% del totale), pur rappresentando una parte importante del valore della produzione (il 71,35% dell'importo complessivo). Il maggior numero (64,28%) rientra nelle diversificate attivita' definite "strumentali". L'indagine mette a confronto i risultati conseguiti dagli organismi interamente pubblici (1.782) con quelli del totale esaminato (4.935). A livello aggregato si registra una netta prevalenza degli organismi in utile; in alcune regioni, come le sette citate, le perdite d'esercizio risultano in larga misura superiori agli utili, al netto delle imposte, soprattutto per gli organismi interamente pubblici. Del pari, negli organismi a totale partecipazione pubblica sono stati rilevati valori medi piu' elevati di incidenza del costo del personale sul costo della produzione, 28,28%, a fronte del dato complessivo medio del 21,83%.

La gestione finanziaria dimostra una netta prevalenza dei debiti sui crediti, in tutti gli organismi esaminati. L'elaborazione del quoziente di indebitamento mostra, peraltro, un andamento non uniforme da regione a regione, con rapporti superiori all'unita' nella maggioranza dei casi. Nelle partecipazioni pubbliche al 100%, il rapporto crediti/debiti verso controllanti, e' sbilanciato in favore dei primi. Cio' evidenzia la forte dipendenza delle partecipazioni totalitarie dagli enti controllanti, pur in presenza di un rilevante indebitamento verso terzi.