Economia

Covid Usa, 33mila licenziamenti per due colossi del volo. Accordo sui prestiti

American e United Airlines hanno annunciato il via ad ingenti licenziamenti. Non è chiaro se l'accordo con il Tesoro Usa limiterà il taglio dei posti di lavoro

33mila posti a rischio 

Due colossi americani del volo hanno fatto sapere entrambi che oggi sarà una giornata di svolta. American Airlines ha annunciato il via ai licenziamenti per 19.000 lavoratori, mentre Unite Airlines ha fatto sapere di fare altrettanto, mandando però a casa 13.400 lavoratori. La decisione è stata presa come conseguenza per il mancato accordo su un’estensione degli aiuti all’industria aerea, fortemente colpita e indebolita dalla pandemia. Si tratta circa di 25 miliardi di dollari. 

Tuttavia, sia American che United Airlines hanno assicurato di tornare sui loro passi, in caso di accordo politico. Il Ceo di American Airlines, Doug Parker, in un messaggio ai dipendenti ha dichiarato che: “Se i Democratici e i Repubblicani raggiungeranno un compromesso nei prossimi giorni, cancelleremo questi licenziamenti e richiameremo i membri del team interessati.”

La situazione rimane comunque grave ovunque; la IATA già a giugno aveva stimato perdite a livello globale per le compagnie aeree per 84 miliardi di dollari nel 2020 e per 15 miliardi nel 2021. A rischio ci sono circa 46 milioni di posti di lavoro.

Usa, l’accordo sui prestiti

Il Tesoro Usa ha poi annunciato che è stato raggiunto un accordo sui prestiti a sette compagnie aeree statunitensi, colpite duramente dalla crisi innescata dalla pandemia. In una nota si citano i sette vettori: Alaska Airlines, American Airlines, Frontier Airlines, JetBlue Airways Corp, Hawaiian Airlines, SkyWest Airlines e United Airlines. Non si specifica se questi prestiti sospenderanno i piani di taglio dei posti di lavoro recentemente annunciati da American Airlines e United Airlines. Delta Airlines e Southwest Airlines non fanno parte di questi nuovi accordi.