Economia

Credem, sviluppo sostenibile anche col Covid. Nel 2020 su i prestiti

I mutui casa alle famiglie hanno registrato erogazioni per 1,8 miliardi di euro nel solo 2020

Credem: il bilancio sull'anno della pandemia

Credem ha raggiunto importanti risultati nonostante la pandemia che ha impattato in misura notevole sullo scenario economico e sociale. In particolare è proseguito il concreto sostegno all’economia con i prestiti alla clientela che hanno raggiunto i 29,3 miliardi di euro (+2,6miliardi di euro in valore assoluto) in progresso del 9,8% rispetto a fine 2019, con una crescita di oltre due volte superiore rispetto alla media di sistema (3,9% nello stesso periodo) e una costante attenzione alla qualità dell’attivo. I mutui casa alle famiglie registrano nuove erogazioni per 1,8 miliardi di euro nel solo 2020 (+25,8% rispetto a fine 2019) con consistenze pari a 8,3 miliardi di euro (+12,5%).

Nell’ambito dell’emergenza Covid 19 il Gruppo ha attivato sin da subito tutti gli strumenti previsti dalle iniziative governative e sono state approvate oltre 88 mila richieste provenienti da imprese, liberi professionisti e privati, per un controvalore di 6,9 miliardi di euro (circa il 23% dei prestiti) di cui 4,6 miliardi di euro per moratorie e iniziative di sostegno creditizio, anche su base volontaria o per adesione ad Accordi ABI, a cui si aggiungono i prestiti e i finanziamenti garantiti dallo Stato. Estese inoltre gratuitamente le coperture assicurative connesse all’epidemia del COVID19 ad oltre 95 milaclienti di Credem assicurazioni.

In tale contesto è proseguito lo sviluppo del modello di banca assicurazione che si rivela particolarmente efficace nella gestione delle molteplici necessità della clientela che, da parte sua, ha continuato a dimostrare fiducia nella capacità del Gruppo di tutelare e valorizzare i propri risparmi. Sono stati acquisiti oltre 83.500 mila nuovi clienti e la raccolta complessiva da clientela è cresciuta del 10,4%, rispetto a dicembre 2019, a 79 miliardi di euro, con la raccolta diretta da clientela in aumento del 16,9% a 30,8 miliardi di euro. La raccolta assicurativa si attesta a 7,8 miliardi di euro (+6,1% a/a) e i premi legati a garanzie di protezione vita e danni raggiungono i 64,8 milioni di euro (+5%).

La qualità dell’attivo si è mantenuta ai massimi livelli del sistema con il rapporto tra impieghi problematici lordi e impieghi lordi (Gross NPL Ratio) che si è ulteriormente ridotto, pur essendo già ai vertici del mercato, al 2,9%, rispetto al 5,4% della media delle banche significative italiane, con livelli di copertura tra i più elevati del sistema (livello di copertura comprensivo dello shortfall al 61% sui crediti problematici ed all’86,8% sulle sofferenze). In coerenza con le attese di un peggioramento nella qualità del credito a causa delleconseguenze del COVID19, il Gruppo ha già accantonato circa 51,9 milioni di euro addizionalidi rettifiche, che hanno influito sul costo del credito, ora a 38 bps.

Sempre elevata la solidità del Gruppo, a tutela di tutti gli stakeholder, con un CET1 Ratio del Gruppo Bancario a 15,59%, in crescita di 76 bps da inizio anno nonostante la forte attività di sostegno all’economia e alle necessità della clientela, così come la previsione di remunerazione degli azionisti pari a €0,2 per azione. Il CET1 Ratio di Vigilanza, calcolato sul perimetro di Credemholding, si attesta al 14% con 644 bps di margine rispetto al livello minimo normativo (comprensivo del requisito addizionale SREP assegnato dalla Banca Centrale Europea) pari a 7,56% per il 2020 (requisito più basso tra le banche commerciali europee vigilate direttamente da BCE).

L’utile netto consolidato è stabile a 201,6 milioni di euro (+0,1% rispetto al 2019), dopo aver spesato 40,5 milioni di euro, al lordo dell’effetto fiscale, di contributi ai fondi a supporto della gestione delle banche in difficoltà e 51,9 milioni di euro di accantonamenti a tutela di future perdite su crediti. Il ROTE è pari a 8,1%, il ROE si attesta a 6,9%. Tali robusti risultati consentono di ipotizzare la distribuzione di un dividendo pari a 0,2 euro per azione, nel rispetto delle raccomandazioni della vigilanza. Il monte dividendi complessivo ammonterebbe quindi a circa 66 milioni di euro, pari ad una cedola di oltre 4% circa della valutazione correntedel titolo.

Nel 2020, il Gruppo ha avviato un percorso strategico orientato ad una sempre maggiore attenzione al benessere di tutti gli stakeholder. Tale strategia è sintetizzata dalle parole“Wellbanking People” che esprimono i concetti di “Well” (fare bene banca), ma anche “Wellness” (stare bene in banca). In sintesi, l’impegno senza compromessi nel lavorare per ilbenessere dei propri clienti e stakeholder, dei dipendenti e della collettività. Un impegno cheprevede di sviluppare delle azioni concrete volte a:

● rafforzare la relazione con i clienti e offrire una consulenza a 360°, rendendola piùsemplice ed immediata, anche grazie al digitale e una serie di soluzioni che accompagnino i diversi progetti di vita;

● rafforzare il focus sulla consulenza nella gestione e nella protezione globale dei patrimoni e del benessere delle persone;

● sostenere progetti in grado di generare valore per le imprese e per le comunità in cui esse operano;

● investire sulle persone che operano nel Gruppo, valorizzando formazione permanente, welfare, lavoro agile e teal organization.Il tutto con la giusta etica ed integrità per garantire la sostenibilità ambientale, economica e sociale del modello di business del Gruppo.

Il Gruppo ha avviato un progetto di sviluppo del polo unico del private banking del Gruppo Credem, che prevede una governance unica delle reti private di Credem e BancaEuromobiliare, che complessivamente totalizza circa €35 miliardi di masse.

● 225 assunzioni(7) a supporto della crescita organica del Gruppo;

● gli ingenti investimenti in tecnologia ed innovazione realizzati negli anni scorsi hanno consentito di ampliare considerevolmente l’accesso allo smartworking: 94% dei dipendenti ha attivo un contratto di smart working e nel 2020 sono state realizzate oltre 670 mila giornate di lavoro da remoto;

● forte attenzione alla parità di genere: prima banca italiana certificata per la parità salariale e lavorativa (certificazione Equal Salary), stabilmente tra le migliori aziende italiane per le condizioni lavorative (certificazione Top Employer);

● mediante l’internet banking, il remote working, le videochiamate e il contact center sono stati assicurati a distanza tutti i servizi alla clientela, rendendo al contempo meno affollate e più sicure le filiali per le situazioni urgenti;

● è proseguita l’intensa attività di formazione anche a distanza con in media oltre 5,5giornate pro capite di formazione erogata nel corso dell’anno.

● Forte diffusione di strumenti virtuali ed innovativi: 66% dei clienti privati e 69% deiclienti aziende con servizio di internet banking, 63 milioni di operazioni sui canali digitali (89% del totale), 1,4 milioni interazioni a distanza con il customer care e 38milioni di visite al sito credem.it;

● governance sostenibile coerente con il Codice di Corporate Governance 2020 attraverso un percorso progressivo di potenziamento delle attività di stakeholderengagement e di sviluppo di un sistema di valutazione degli obiettivi aziendali correlato a indicatori di performance legati a criteri ESG (Environmental, Social,Governance) identificati sulla base dei temi materiali del Gruppo e programma di formazione del board in ambito ESG;

● sostegno a Save The Children nella lotta alla povertà educativa infantile, a BancoAlimentare per il supporto alimentare alle persone più disagiate, a Treedom per la piantumazione di nuovi alberi con la costante crescita della “Foresta Credem” checonta 1.700 alberi;

● ciclo di incontri sull’educazione finanziaria ed il risparmio realizzati in collaborazione con la Fondazione per l’Educazione Finanziaria ed il Risparmio (FEDUF) dell’ABI (Associazione Bancaria Italiana);

● rinnovato per il secondo anno il progetto “Un giorno per gli altri” che prevede attività di volontariato a distanza svolte dai dipendenti del Gruppo, all’interno degli orari lavorativi, presso associazioni del territorio, anche durante l'emergenza sanitaria;

● sostegno della ricerca accademica con il progetto Opinion Leader 4 Future in collaborazione con l’Università Cattolica del Sacro Cuore sulla rilevanza ed il ruolo dei nuovi opinion leader nel panorama informativo. Il progetto punta a stimolare il dibattito, il dialogo ed il confronto analizzando la rilevanza ed il ruolo dei nuovi opinion leader nel panorama informativo con l'obiettivo di favorire lo sviluppo della conoscenza dei meccanismi di comunicazione e di formazione delle opinioni;

● continuo impegno del Gruppo nell'applicazione di nuove metodologie di lavoro che permettano flessibilità, velocità e coinvolgimento delle persone. In particolare: creazione di team di progetto che utilizzano le “metodologie agili”; prime riorganizzazioni interne in ottica di maggiore diffusione della leadership; avvio di “community of practice” (aggregazioni spontanee di colleghi che condividono competenze e passioni comuni come i lean coach, i data heroes, gli specialisti di agilità, i digital coach o gli esperti di smartworking);

● ciclo di iniziative di orientamento sui temi dell’open innovation, tra cui gli “StartupBreakfast”, meeting virtuali per far incontrare il Gruppo con il mondo delle startup;

● Innovation Lab: acceleratori progettuali interni al Gruppo in cui diversi team di lavoro, in collaborazione con università e startup, affrontano le sfide del futuro per trovare nuove soluzioni alle esigenze dei clienti in numerosi ambiti tra cui customer experience, ecosistema di servizi per le aziende, servizi di investimento, smartmobility.

Risultati economici consolidati

A fine 2020 il margine di intermediazione si attesta a €1.202,1 milioni, rispetto a €1.204,5 milioni nello stesso periodo dell’anno precedente (-0,2% a/a). All’interno dell’aggregato, il margine finanziario(17)è pari a €493 milioni rispetto a €484,8 milioni del 2019 (+1,7% a/a). Il margine da servizi(18)(19) raggiunge €709,1 milioni rispetto a €719,7 milioni nell’anno precedente (-1,5% a/a).Più in dettaglio le commissioni nette ammontano a €576,6 milioni (-4,2% a/a) di cui €388,6 milioni di commissioni da gestione e intermediazione (-5% a/a) e €188 milioni di commissioni da servizi bancari (-2,5% a/a). Il trading in titoli, cambi e derivati raggiunge €54,2 milioni (+48,5%a/a). Il risultato dell’attività assicurativa del ramo vita si attesta infine a €54,6 milioni (-3,7% a/a).I costi operativi(19) si attestano a €705,5 milioni, in calo del 2% rispetto ai €719,6 milioni del 2019,a conferma di un processo di ottimizzazione che il Gruppo ha proseguito soprattutto durante il periodo di lockdown, mostrando un’elevata flessibilità nella gestione della spesa preservando, alcontempo, le scelte di investimento. Nel dettaglio, le spese amministrative ammontano a €192,4 milioni, -8,1% a/a, mentre le spese relative al personale sono pari a €513,1 milioni (+0,5% a/a).Il cost/income(20), nonostante la crisi economica, grazie alle iniziative di efficientamento poste inatto, risulta in calo al 58,7% rispetto al 59,7% del 2019.

Il risultato lordo di gestione è pari a €496,6 milioni, in crescita rispetto a €484,9 milioni dell’anno precedente (+2,4% a/a). Gli ammortamenti sono pari a €86,4 milioni rispetto ai €81,9 milioni del 2019 (+5,5% a/a).Il risultato operativo si attesta a €410,2 milioni, +1,8% a/a rispetto a €403 milioni del 2019.Gli accantonamenti per rischi ed oneri sono pari a €8,7 milioni rispetto a €13 milioni dell’anno precedente. Le rettifiche nette di valore su crediti si attestano a €106,3 milioni rispetto a€63,5 milioni a fine 2019, principalmente per effetto dei €51,9 milioni di svalutazioni collettive aggiuntive a fronte di future possibili maggiori tensioni sulla qualità creditizia a causa degli effetti della pandemia COVID 19.Il saldo delle componenti straordinarie è pari a -€42,7 milioni (-€30,1 milioni nel 2019) ecomprende tra l’altro €40,5 milioni, al lordo dell’effetto fiscale, di contributo al Fondo di Risoluzione Unico e al Fondo di Tutela dei Depositi.L’utile ante imposte si attesta a €252,5 milioni rispetto a €296,4 milioni del 2019 (-14,8% a/a),mentre le imposte sul reddito ammontano a €50,8 milioni (€95,1 milioni nel 2019, -46,6% a/a).L’utile netto consolidato si attesta a €201,6 milioni rispetto a €201,3 milioni di euro nell’anno precedente (+0,1% a/a), nonostante i €40,5 milioni di contributi ai fondi a supporto della gestione delle banche in difficoltà e €51,9 milioni di svalutazioni collettive aggiuntive a tutela di future perdite su crediti.Il ROTE è pari a 8,1%, il ROE si attesta a 6,9%.