Economia
Credem: nuovi obiettivi per la divisione private banking

Entro fine 2018 obiettivo 1,2 miliardi di euro di nuova raccolta e 1,500 nuovi clienti per la divisione specializzata nella gestione dei grandi patrimoni
Credem potenzia la divisione private banking, guidata da Gianluca Rondini, e si pone l'obiettivo di arrivare a fine 2018 a 1,2 miliardi di euro di nuova raccolta e 1,500 nuovi clienti.
Nel primo semestre dell’anno la divisione ha già raggiunto 600 milioni di euro di nuova raccolta, di cui oltre la metà in prodotti gestiti, per raggiungere 19 miliardi di euro di masse in gestione, di cui 11 di raccolta gestita. Da gennaio a fine giugno, inoltre, sono stati attivati rapporti con 840 nuovi clienti.
Forte attenzione è stata rivolta anche all’ulteriore rafforzamento della rete di private banker con 20 nuovi inserimenti nella prima metà dell’anno. L’obiettivo per fine 2018 è inserirne ulteriori 5 professionisti.
I 38 centri private presenti sul territorio nazionale nelle principali filiali Credem rappresentano centri di eccellenza, che esprimono elevati livelli in termini di competenze ed ampiezza del servizio offerto, grazie alle sinergie generate con le altri reti commerciali della banca (corporate e small business in particolare) ed al supporto di Euromobiliare Advisory Sim, centro di competenze in materia di consulenza e punto di riferimento in tale ambito per le tutte le reti del Gruppo Credem.
È proprio nella gestione dei bisogni del cliente a 360 gradi che in questi anni la divisione di private banking di Credem ha saputo caratterizzarsi rispetto al mercato; negli ultimi cinque anni sono stati fatti investimenti sia nella creazione di un team di professionisti capaci in modo diretto ed attraverso la collaborazione con importanti studi professionali di offrire risposte anche ai bisogni più complessi, ma anche puntando intensamente sulla formazione per affrontare la relazione con il cliente. Complessivamente nel 2018 saranno erogate 12 mila ore di formazione complessive a tutti i professionisti della struttura.
“Non basta la costruzione di un modello organizzativo e l’assunzione di professionisti competenti per agire un modello di wealth planning”, ha dichiarato Gianluca Rondini, responsabile private banking Credem.
“Serve infatti”, ha proseguito Rondini, “una forte consapevolezza delle opportunità collegate ai temi non allocativi da parte dei private banker, un set nuovo di attitudini relazionali per governare in modo consapevole le relazioni con i diversi attori coinvolti siano essi clienti, private, advisor interni o studi professionale esterni ed una maggiore sensibilità su diversi temi strategici per i clienti”.
“La validità di questo paradigma trova riscontro nel fatto che una delle fonti di crescita più rilevanti da tre anni a questa parte riviene dall’assistenza ai clienti nelle delicate fasi connaturate con l’M&A, mercato molto attivo da qualche anno a questa parte con oltre 150 miliardi di controvalore nell’ultimo triennio che richiede un elevato livello di professionalità ed un modello di servizio capaci di supportare i clienti su più fronti”, ha concluso Rondini.
La divisione di private banking Credem fa riferimento all’area wealth management, coordinata da Matteo Benetti, che raggruppa le quattro reti wealth management di gruppo, con volumi complessivi per 35 miliardi di euro.