Economia

Credit Suisse, Bce plaude ma deve fare i conti con la "zavorra" Deutsche Bank

L'opinione di Ezio Pozzati

Gli gnomi svizzeri hanno trovato la quadra per “salvare” il Credit Suisse con un sistema molto collaudato: la strategia elvetica

Ritornando alla Deutsche Bank mi assale il dubbio che dopo i vari sacrifici con i tagli del personale, gli scandali e quant'altro, non si sia messo mano ai derivati, per questo mi permetto di usare un articolo, anche se un po' datato, perché al momento sembra che nessuno conosca il vero ammontare: “Nel 2016 il celebre sito che si occupa della vicenda, Zero Hedge, stima un'esposizione in derivati per 75.000 miliardi di dollari, pari a 20 volte il PIL tedesco e a 5 volte quello di tutta la zona Euro.

Nel 2018 invece la Banca dei Regolamenti Internazionali stima un valore nozionale dei derivati OTC per 530.000 miliardi di dollari”. Deutsche Bank: quei derivati che nessuno sa quantificare | Investire.bizQuello che stupisce è che a tutt'oggi nessuno sa a quanto ammonta l'esposizione in derivati. La Presidente Lagarde, oltre a saper bene copiare (quando insegnavo dicevo ai miei studenti che era sbagliato perché non ricorderai mai un errore non commesso), farebbe bene a curare il proprio “orticello” e verificare se quanto si dice nei mercati internazionali è vero.

Controllare e prevenire non ha mai fatto male a nessuno. Ho scritto questo articolo perché poi più tardi diventiamo tutti ripetitivi ed ognuno scriverà: “te l'avevo detto”. Oggi, più di ieri, il mondo bancario è in difficoltà, vuoi per la classica deregulation all'americana, vuoi per l'avidità (greed) dei banchieri, vuoi perché gli amministratori sono “matematicamente” certi che nessuno li manderà in galera e che le Banche Centrali salveranno sempre capra e cavoli. Alla fine rimane sempre il motto: IT'S NEVER ENOUGH – NON BASTA MAI