Economia
Trump ferma tutti i pacchi provenienti dalla Cina. Crollano le azioni dell'e-commerce di Pechino
La mossa del tycoon per fermare il traffico illegale del Fentanyl e imporre dazi al 10%
Dazi, la guerra tra Usa-Cina: stop a tutti i pacchi provenienti da Pechino
La guerra dei dazi è ufficialmente iniziata, dopo le minacce a Canada e Messico, Trump è passato ai fatti con la Cina e ha deciso di cominciare dalle Poste statunitensi (Usps). La notizia ha del clamoroso, non verranno più accettati pacchi provenienti da Cina e Hong Kong. La mossa del presidente americano ha due obiettivi, imporre dazi a Pechino del 10% su tutte le spedizioni e soprattutto fermare il traffico illegale di Fentanyl. Usps ha fatto sapere che "la posta ordinaria non sarà toccata" dal blocco. Ma subito dopo la comunicazione sui dazi e il blocco delle spedizioni, le azioni delle società cinesi di e-commerce sono crollate dopo l'annuncio. Nelle scorse ore c'era stata la risposta della Cina, ed era stata altrettanto dura nei confronti degli Stati Uniti.
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Il colpo più duro da parte della Cina - riporta Il Corriere della Sera - riguarda l’annuncio del controllo delle proprie esportazioni di alcuni metalli essenziali per la produzione di industrie statunitensi ad alta tecnologia, nel campo dell’elettronica, dell’aviazione e della difesa. Nell’elenco spicca il tungsteno, che viene impiegato nelle munizioni studiate per perforare i corazzati. L’80% del tungsteno è prodotto in Cina. I minerali inseriti nella lista della rappresaglia mostrano che Pechino ha molte carte da giocare. I dazi sull’export americano dovrebbero entrare in vigore il 10 febbraio. Non una rappresaglia immediata, dunque. A Pechino hanno sicuramente notato che Trump ha ritardato di un mese le sanzioni nei confronti di Messico e Canada, dopo aver parlato con i leader dei due Paesi confinanti. Si attende una telefonata tra Trump e Xi Jinping.