Economia

Debiti PA, dal Governo solo 12 miliardi. Nel Def: il Pil 2020 cadrà dell'8%

Dotazione di 12 miliardi nel dl Aprile per rimborsare i debiti scaduti della PA alle imprese su 30 complessivi. Nel Def, Pil 2020 -8% e debito/Pil al 155%

Il Governo mette sul tavolo solo un terzo dei debiti scaduti della Pubblica Amministrazione, sanità ed enti territoriali in testa, nei confronti delle imprese. Dopo che domenica il presidente designato di Confindustria Carlo Bonomi lo aveva chiesto a gran voce e il ministro per lo Sviluppo economico Stefano Patuanelli si era detto d’accordo nel saldarli rivelando che l’esecutivo sta studiando i modi per accelerare il dossier dei pagamenti ai fornitori, fonti della maggioranza rivelano a Radiocor che la dotazione che sta valutando il Governo, nell'ambito del prossimo decreto legge Aprile, per rimborsare i debiti della Pa alle imprese è di circa 12 miliardi. Cifra che trova riscontro in alcune fonti governative contattate da Affaritaliani.it.

Secondo Eurostat, le Pubbliche amministrazioni italiane, alla fine del 2018, avevano 53 miliardi di debiti verso le imprese fornitrici, collocandosi al primo posto tra i paesi Ue. Ammontare che, stando all'ultima relazione annuale di Banca d'Italia (maggio 2019), è diminuito dal 3,2% del Pil del 2017 al 3% nel 2018 e circa 30 miliardi sono legati al ritardo nei pagamenti rispetto alle scadenze contrattuali.

Il tempo medio di pagamento delle Pa indicato dal ministero dell'Economia, nel 2018, è stato pari a 54 giorni, ma è calcolato solo sulle fatture pagate, quindi non include le informazioni sulle fatture non ancora pagate, quindi con un tempo medio effettivo superiore, secondo un'infografica diffusa ieri dal Centro studi di Confindustria.

I termini di pagamento per le PA previsti dalla Direttiva europea sono pari a 30 giorni, elevati a 60 per la sanità. Il meccanismo preso in considerazione potrebbe essere lo sblocca-pagamenti, con anticipazioni agli Enti territoriali che potrebbero venire da Cassa depositi e prestiti, per potenziare la liquidità a disposizione delle aziende.

Intanto, prende forma il Documento di economia e finanza (Def) su cui in nottata si sarebbe trovata la quadra. Documento atteso in Consiglio dei ministri come la relazione con la richiesta a Parlamento e Ue di un ulteriore scostamento dai saldi di bilancio (per 55 miliardi di euro) e in cui il Tesoro prevede un Prodotto interno lordo per il 2020 a -8% che rimbalzerebbe per il 2021 a +4,7%. Per il 2020, il deficit schizzerà al 10,3-10,4% del Pil e il rapporto debito/Pil salirà a al 155%. Rimane poi la previsione di sterilizzare le clausole Iva previste per il prossimo anno, da effettuare poi - in manovra - a ottobre.