Economia

Decreto liquidità, Fondazione Inarcassa: "Noi esclusi dal fondo Gasparrini"

In riferimento alla sospensione delle rate per l'acquisto della prima casa. Il Presidente Comodo: "Misura ingiusta e discriminatoria"

Fondazione Inarcassa: "Noi esclusi dal fondo Gasparrini".

“I liberi professionisti iscritti a casse di previdenza private continuano ad essere oggetto di una ingiusta discriminazione. Il governo sembra orientato ad escludere gli iscritti a casse di previdenza private dall’accesso al Fondo Gasparrini. Sarebbe la conferma che per il governo noi liberi professionisti siamo una categoria con minori diritti rispetto ai tanti altri lavoratori titolari di partita Iva iscritti alla gestione separata". Questa la dichiarazione del presidente di Fondazione Inarcassa, Egidio Comodo, in commento al
decreto liquidità di cui c’è attesa del testo definitivo.

Non ci sono ancora conferme ufficiali, ma il decreto liquidità specifica che il Fondo Gasparrini (fondo di
solidarietà per i mutui per l'acquisto della prima casa) di cui all’art. 54 del decreto Cura Italia, esclude tra i suoi beneficiari i liberi professionisti iscritti a casse di previdenza private.

"Se confermata - prosegue Comodo -, sarebbe una misura assolutamente ingiusta, perché il governo riserva un trattamento diverso alla nostra categoria. Eppure, noi, come tutti i titolari di partita iva, stiamo soffrendo una crisi economica e reddituale che rischia di compromettere per lungo tempo la nostra professione. Già nella memoria trasmessa alla commissione bilancio del Senato appena dieci giorni fa abbiamo chiesto che, nel decreto Cura Italia, fosse resa espressa l’estensione della misura anche ai possessori di Partita Iva iscritti a casse di previdenza private”.

“Abbiamo bisogno di risorse per ripartire - aggiunge il presidente Comodo – per questo anche i benefici che deriverebbero dall’applicazione del fondo Gasparrini possono ridarci un po’ di fiato. Rivolgiamo un appello al governo. Occorre fare un passo indietro e includere anche i liberi professionisti iscritti a casse di previdenza private tra i beneficiari del fondo Gasparrini. Ci auguriamo che nel testo definitivo del decreto
'liquidità' non ci sia più spazio per operare nuove discriminazioni a svantaggio della nostra categoria”.