Economia

Export dei distretti, il Sud batte il Nord


Il Sud batte il Nord,  per una volta il mondo si capovolge. Almeno nell'export dei distretti che nel Mezzogiorno cresce più delle altre aree del Paese. A determinare questo trend sono le vendite all'estero dei distretti meridionali: l'ortofrutta Barese, le calzature di Casarano, le conserve di Nocera, la mozzarella di bufala campana e i mobili imbottiti della Murgia e dell'Abruzzo, fanno volare i distretti del Sud meglio della media italiana. Le vendite all'estero delle imprese distrettuali del Mezzogiorno sono infatti cresciute nei primi tre mesi dell'anno dell'8,8% rispetto allo stesso periodo del 2014. Lo rileva il monitor di Intesa Sanpaolo sui Distretti, secondo cui trainanti sono state in particolare le performance della Puglia e della Campania che, con una crescita superiore al 9%, hanno offerto il maggior contributo alla dinamica dell'area.

Dopo un 2014 negativo, accennano ad una lieve crescita anche le vendite dei distretti dell'Abruzzo, grazie al risultato positivo riportato dal Mobilio abruzzese e dai due distretti dell'alimentare, Pasta di Fara e Montepulciano d'Abruzzo, che controbilanciano le perdite dei due distretti attivi nel sistema moda regionale. Crescono anche le esportazioni dei distretti della Sicilia e della Sardegna con una variazione tendenziale rispettivamente del 3,1% e del 17,4%. In Sicilia, la buona performance dell'Ortofrutta di Catania (+12,5% rispetto al periodo gennaio-marzo del 2014) ha compensato i cali registrati dalle imprese del distretto del Pomodoro di Pachino e dei Vini e liquori della Sicilia Occidentale; analogamente in Sardegna, la crescita del distretto Lattiero-caseario del sassarese (+25,4% nel primo trimestre), soprattutto negli Stati Uniti (mercato che ha rappresentato l'84,6% dell'export totale del distretto nel 2014), ha controbilanciato le perdite del Sughero di Calangianus (-5,5% tendenziale). A livello di singoli distretti, nel Mezzogiorno sono state trainanti le performance dei principali distretti agroalimentari dell'area (Ortofrutta del Barese, Conserve di Nocera; Mozzarella di bufala campana e Caffè e pasta del napoletano) e del distretto del Mobile imbottito della Murgia. I buoni risultati di questi distretti sono in linea con l'accelerazione delle esportazioni dei distretti agroalimentari e dell'industria del mobile registrata, come elemento di novità del primo trimestre, a livello nazionale.

Al contrario, in avvio d'anno, hanno evidenziato un calo delle vendite estere tutti i distretti del sistema moda del Mezzogiorno, ad eccezione della Concia di Solofra e delle Calzature di Casarano, distretto, quest'ultimo, che nel corso del 2014 ha ripreso un percorso di crescita sui mercati internazionali, dopo anni di pesanti perdite. L'analisi dell'orientamento geografico delle esportazioni dei distretti del Mezzogiorno evidenzia come nel corso del primo trimestre sia i nuovi mercati, sia i mercati maturi abbiano offerto un contributo positivo alla dinamica delle esportazioni dell'area, registrando una crescita rispettivamente del 14,4% e del 6% rispetto allo stesso periodo del 2014. I mercati maturi, dopo un 2014 in negativo, sono tornati su un sentiero di crescita positivo, al traino dei buoni  risultati di tutti i principali sbocchi commerciali (Francia, Regno Unito, Stati Uniti, Spagna, Svizzera, Giappone e Paesi Bassi), ad eccezione del mercato tedesco e belga. I nuovi mercati invece hanno registrato una significativa accelerazione rispetto al trimestre precedente (+14,4% nel primo trimestre, dopo il +5,2% dell'ultimo trimestre del 2014) nonostante la persistenza delle perdite sul mercato russo e il calo registrato in Albania e Polonia. Contenuta invece è risultata l'esposizione delle imprese sul mercato russo (che ha registrato una caduta del 49,9% nel primo trimestre dell'anno)  in seguito all'applicazione delle sanzioni sui prodotti agroalimentari da parte dell'Unione Europea per la crisi russo-ucraina. A sostenere il buon risultato dei nuovi mercati hanno contribuito invece le performance positive riportate dalle imprese dei distretti meridionali in Turchia e in Tunisia.

Eduardo Cagnazzi