Economia
Dl Superbonus, pressing dei partiti di allungare le detrazioni a 10 o 15 anni
Le richieste di modifica presentate alla Commissione Finanze del Senato
Superbonus, proposte "detrazioni in 10 anni"
Garantire la possibilità di estendere da 4 a 10 anni (o 15) la ripartizione delle detrazioni del Superbonus: la proposta è stata avanzata in diversi emendamenti presentati in Commissione finanze al Senato, da forze politiche sia di maggioranza che di opposizione. Invece, un emendamento della Lega, a prima firma del presidente della Commissione Massimo Garavaglia, prevede di coinvolgere i Comuni nei controlli ai cantieri del Superbonus, incentivando la loro partecipazione riconoscendo il 50% di somme e sanzioni incassate.
Inoltre, altri emendamenti prevedono di allargare il perimetro delle aree terremotate e alluvionate che potranno accedere alle deroghe per la cessione del credito e lo sconto in fattura, già previste per Abruzzo, Lazio, Umbria e Marche, regioni interessate dagli eventi sismici del 6 aprile 2009 e dal 24 agosto 2016. Proposte di estensione che includerebbero, ad esempio, le alluvioni hanno colpito Emilia, Marche e Toscana nel 2022 e 2023, come i terremoti in Emilia Romagna nel 2012 e a Ischia nel 2017.
Il termine per la presentazione degli emendamenti è scaduto il 24 aprile: il decreto legge - approvato alla fine di marzo dal Consiglio dei ministri e in scadenza il 28 maggio - restringe l'ambito di applicazione dell'esenzione dal generale divieto di esercizio dell'opzione per la cessione del credito e per lo sconto in fattura in luogo delle detrazioni fiscali, riconosciuto dal decreto legge 16 febbraio 2023, ad alcune specifiche categorie di contribuenti. La norma, tuttavia, riconosce per taluni contribuenti, al verificarsi di specifiche condizioni, ed entro certi limiti di spesa per gli interventi realizzati nei comuni dei territori colpiti da eventi sismici, alcune possibilità di deroga.
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In una memoria depositata in Commissione, Bankitalia ha sottolineato che quest'ultimo decreto "rappresenta un passo necessario per ridurre l'incertezza sui costi del Superbonus" e che "l'esperienza del decreto legge n. 11 dello scorso anno sembrerebbe sconsigliare, al fine della sua efficacia, allentamenti rispetto al testo originale". Se "neppure le nuove restrizioni dovessero frenare l'accumularsi dei crediti - avvertono da Via Nazionale - l'unica via che rimarrebbe da percorrere sarebbe l'eliminazione del SUPERBONUS prima della sua naturale scadenza alla fine del prossimo anno". Insomma, il decreto è davvero l'ultima spiaggia per salvare quel che resta della misura varata dal governo Conte II, a più riprese corretta e modificata dai governi successivi. Di "mostro abnorme" ha parlato, senza mezzi termini, il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti.