Economia
Dpcm, ristori anche al 200% delle somme di giugno. Stop alla seconda rata Imu
"Ristori che andranno dal 100% al 200% di quanto, in base al calo del fatturato di aprile 2020, le aziende hanno ottenuto con il Fondo perduto inserito nel decreto Rilancio" di fine maggio e che saranno maggiori per quelle imprese che dovranno chiudere tutto il giorno come palestre e piscine. Il viceministro dell’Economia Laura Castelli dettaglia così la misura del decreto “Ristori” contenente le compensazioni per tutti quei soggetti che colpiti dal nuovo Dpcm dovranno chiudere o limitare gli orari di apertura, un decreto che dovrebbe approdare domani in Consiglio dei ministri.
I soldi arriveranno direttamente con un bonifico automatico dell’Agenzia delle Entrate a tutti quelli che avevano già fatto domanda in occasione del decreto Rilancio (e i cui dati dunque sono nei database del fisco), entro pochi giorni dall’approvazione della misura, timeline che secondo il ministro dell'Economia Roberto Gualtieri potrebbe essere quella l'11 novembre.
Come esecutivo, "abbiamo lavorato sabato e domenica e lavoreremo ancora oggi. L'obiettivo è di andare in Gazzetta domani con il decreto con le misure a sostegno delle categorie interessate. Stimiamo un aiuto per 350.000 imprese nel settore della ristorazione, dei bar, spettacolo e sport", ha specificato stamane il viceministro dell'Economia Antonio Misiani.
Il viceministro dell'Economia Antonio Misiani
Il braccio destro di Gualtieri ha spiegato che oltre a quelli che ne avevano già fatto richiesta in occasione del lockdown primaverile, verranno incluse probabilmente anche quelle "imprese che superano il limite dei 5 milioni di fatturato". Come ha preannunciato la Castelli, quella dei ristori "non sarà l’unica misura. Rientra all’intero di un pacchetto più ampio di aiuti”.
Misiani infatti ha spiegato che sul fronte del lavoro, "la cassa integrazione sarà garantita a tutti i settori e sarà significativa per tutti i lavoratori dipendenti delle imprese colpite dal Dpcm".
Nel decreto è inoltre previsto "il credito d'imposta degli affitti per due mensilità cedibile al proprietario come già era stato previsto. Poi lo stop della seconda rata Imu (in scadenza il 16 dicembre, ndr) e una previsione di indennità per i lavoratori stagionali, di turismo, spettacolo e sport" che "non prendono la cassa integrazione perchè non sono lavoratori dipendenti".
Infine, "è prevista una ulteriore mensilità di reddito di emergenza per le famiglie che hanno diritto ad una rete di protezione", ha concluso. In tutto, si parla di 5 miliardi di euro, di cui 1-1,5 miliardi destinati al Fondo ristori.