Edison chiude il 2017 con ricavi a 9,9 miliardi di euro ed EBITDA in crescita
Edison presenta i dati di bilancio 2017, mostrando anche forte miglioramento nell'indebitamento. A fine febbraio l'acquisizione di Gas Natural Vendita Italia
Edison: il 2017 si chiude con 9,9 miliardi di euro di ricavi ed EBITDA in crescita del 23%
Edison chiude il 2017 con ricavi a 9,9 miliardi di euro ed EBITDA in forte crescita. Il Consiglio di Amministrazione di Edison, riunitosi lo scorso mercoledì, ha esaminato il bilancio al 31 dicembre 2017, che si è chiuso con risultati operativi significativamente superiori alle attese grazie alla capacità dell’azienda di cogliere le opportunità offerte dalla ripresa della congiuntura economica italiana e del mercato energetico. Nel periodo tutte le aree di business, in particolare la generazione termoelettrica e l’E&P, hanno registrato un significativo incremento della marginalità beneficiando dell’aumento della domanda e dei prezzi di energia elettrica, gas e petrolio. Al raggiungimento di questo risultato hanno contribuito anche la variazione di perimetro relativa all’area dedicata ai servizi energetici e ambientali, che comprende i risultati di Fenice 1 , e l’ulteriore contenimento dei costi attuato dal Gruppo.
Il risultato netto, negativo per 176 milioni di euro (-389 milioni di euro nel 2016), risente dell’effetto temporaneo della volatilità legata all’attività di copertura su commodity e cambi e delle svalutazioni da impairment prevalentemente sulle attività E&P. L’indebitamento finanziario netto al 31 dicembre 2017 è ancora fortemente calato a 116 milioni di euro, creando le migliori condizioni per permettere a Edison di rafforzarsi nelle rinnovabili, nell’efficienza energetica e di ampliare la base clienti, come avverrà con l’acquisizione delle attività italiane di Gas Natural, prevista entro la fine di febbraio 2018.
Edison, nel 2017 registrato incremento consumi e prezzi di energia elettrica, gas e petrolio
Il 2017 è stato caratterizzato da una ripresa dell’economia superiore alle attese che ha portato a un incremento sia dei consumi sia dei prezzi di energia elettrica, gas e petrolio rispetto all’anno precedente. In particolare, i consumi italiani di energia elettrica sono aumentati del 2% rispetto al 2016 attestandosi a 320,4 TWh beneficiando dello scostamento delle temperature dalle medie stagionali registrato in particolare durante l’estate. La maggiore domanda è stata soddisfatta prevalentemente dalla generazione termoelettrica (+4,6% a 199,5 TWh), che ha più che compensato la contrazione della produzione idroelettrica (-14,3% a 37,5 TWh) in conseguenza della scarsa idraulicità del periodo. Positivo il trend delle altre fonti rinnovabili (+6,4% a 48,1 TWh), sostanzialmente stabile il contributo delle importazioni nette (+2% a 37,7 TWh). Sul fronte dei prezzi, il PUN (Prezzo Unico Nazionale) è aumentato del 26% a un valore medio di 53,9 euro per MWh da 42,7 euro per MWh del 2016 in conseguenza della maggior domanda di energia elettrica, della ridotta disponibilità di energia idroelettrica e dell’aumento dei costi di generazione termoelettrica.
Ancora più marcato è stato l’aumento dei consumi di gas che nel 2017 sono cresciuti del 6,1% a 74,7 miliardi di metri cubi rispetto all’anno prima, con un incremento che è stato interamente coperto dalle maggiori importazioni di gas (+4,2 miliardi di metri cubi rispetto al 2016). A trainare la crescita della domanda sono stati soprattutto il settore termoelettrico (+8,7% a 25,4 miliardi di metri cubi) e industriale (+6,9% a 17,9 miliardi di metri cubi), seguiti dal residenziale (+3,5% a 29,2 miliardi di metri cubi rispetto al 2016). Sul fronte dei prezzi, si segnala la ripresa del gas spot che in Italia si è attestato a 20,7 centesimi per metro cubo con un aumento del 25% rispetto al 2016. Analogamente, nel 2017 le quotazioni del petrolio sono tornate a crescere registrando un valore medio di 54,8 dollari al barile rispetto ai 45,1 dollari al barile del 2016. Tale incremento è stato determinato dal successo degli accordi raggiunti tra i paesi OPEC e non OPEC sui tetti alla produzione e dalle aspettative, poi realizzatesi, sull’ulteriore estensione dei tagli alla produzione. Positivo anche l’effetto delle attese di rialzo della domanda.
In questo scenario Edison ha chiuso il 2017 con ricavi di vendita pari a 9.940 milioni di euro da 11.034 milioni di euro dell’anno precedente. Il calo è stato determinato dalla contrazione dei ricavi della filiera energia elettrica che sono stati pari a 5.127 milioni di euro (-9,8% rispetto a 5.682 milioni di euro del 2016) a causa dei minori volumi venduti e pur in presenza del contributo positivo di Fenice, società di servizi energetici e ambientali consolidata da aprile 2016. In diminuzione anche i ricavi della filiera idrocarburi che si sono attestati a 5.592 milioni di euro (-7,3% rispetto a 6.031 milioni di euro del 2016), essenzialmente in conseguenza della diminuzione dei proventi 2 su contratti derivati di copertura del gas. Il Margine Operativo Lordo (EBITDA) ha registrato una crescita significativamente superiore alle attese attestandosi a 803 milioni di Euro con un incremento del 23% rispetto ai 653 milioni di euro del 2016. A permettere il raggiungimento di questo risultato è stata la buona performance di tutte le aree di business e l’ulteriore contenimento dei costi operativi attuato dal Gruppo: le azioni implementate lo scorso anno hanno permesso un’ulteriore riduzione dei costi operativi che è stata di quasi il 20% nel triennio.