Economia
Luttwak: i greci non hanno voglia di lavorare e quindi vincono i "sì"
Di Alberto Maggi (@AlbertoMaggi74)
Come finisce domenica il referendum greco?
"Sicuramente vincono i sì".
Come fa a essere così sicuro?
"E' ovvio. I greci non vogliono lavorare e se vince il no devono andare a lavorare. Voteranno sì così possono continuare a sfruttare i fottuti europei e a prendere i sussidi".
Insomma, vince il sì domenica...
"Certo. Altrimenti i greci non prendono più i soldi tedeschi, i soldi che arrivano da Francoforte e dalla Bce. Con il no, le banche greche restano senza fondi e i greci devono iniziare a lavorare".
Di chi è la colpa di questa crisi?
"I greci hanno truffato i conti per entrare nell'euro e continuano a truffarli. Dicono che vanno in pensione più tardi dei tedeschi, è assolutamente falso".
Quindi?
"Questa crisi ha dimostrato la totale inutilità e non esistenza delle istituzioni europee. Non hanno funzionato per niente. Questo continuo e infinito negoziato dimostra il fallimento totale dell'Ue, è come se un paziente arriva al pronto soccorso e i medici litigano fra di loro".
Parole forti le sue...
"Le istituzioni europee sono inutili. Non hanno gestito la crisi ucraina e non hanno preso nessuna decisione sulla Grecia. Hanno fatto solo le regole per come impacchettare la mozzarella. Ma non dimentichiamoci del ruolo velenoso della Bce".
Cioè?
"Il sorridente Draghi ha gestito il sistema così bene che l'Italia ha la crescita zero da quando è entrata nell'euro, con la Grecia e altri paesi in una crisi gravissima".
Colpa di Draghi?
"La priorità della Federal Reserve americana è la disoccupazione giovanile. Quella della banca centrale giapponese è la produzione industriale. La Bce invece si preoccupa dell'inflazione in un periodo di deflazione. Praticamente Draghi usa il riscaldamento in estate e il climatizzatore in inverno".
Insomma, Draghi non le piace proprio...
"Se viene a Washington, il bravo ragazzo Draghi può essere un ottimo capo parcheggio della sede della Federal Reserve ma di certo non lo fanno nemmeno salire negli uffici. Lui dice che non è colpa sue ma che sono le regole imposte dalla cattiva Bundesbank all'inizio, ma che fa lì? L'impiegato che ogni giorno accetta queste cose assurde?".
E la Merkel?
"La sua unica colpa è che dall'inizio della crisi non ha detto chiaramente ai greci che non possono pensare di fare quello che vogliono. Spagnoli, portoghesi, irlandesi e altri in misura minore hanno fatto sacrifici e i greci vogliono eliminare il loro debito accollandolo agli altri stati. La Merkel doveva subito dire no".
E' stata troppo morbida?
"Non è proprio così, doveva dire alla Grecia che questa soluzione non esiste. E' stata troppo soffice e ha voluto essere gentile. Doveva chiarire da subito che la posizione tedesca è quella del ministro delle Finanze Wolfgang Schäuble".